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RS – STADIO: Per fare punti domani serve tutto, anche la scaramanzia – 18 apr

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Domani sarà dura, durissima fare punti. Si sa, è logico e nessuno davvero ci crede, anche se la palla è rotonda, la partita dura 90 minuti ecc ecc.
Inutile girarci intorno, è una di quelle gare dove anche scommettere un paio di euro pare di buttarli via: la Juve dovrebbe giocare al minimo, giocare male e poco convinta, e non lo ha mai fatto. Il Bologna dovrebbe imporre ritmo e gioco, non avere paura, correre. Raramente lo ha fatto.
Certo che, però, c’è anche la sorte, la cabala, la scaramanzia. Quella che ci racconta Mattia Grandi in questo bell’articolo. Quella che fa si che un tiro angolato entri oppure no, a volte. Quello che nel calcio a volte cambia un risultato. Davide non batte spesso Golia. Ma ogni tanto accade.

Ballardini per esempio. Ha fermato la Juventus in casa sua ben due volte negli ultimi due anni. Con Cagliari e Genoa, per di più. Colori sociali: rosso e blu. E poi c’è un curioso fatto storico: alla Juventus la Grecia di solito porta male. Basti ricordare la famosa serata di Atene, nel 1983, quando la squadra di Trapattoni, che vanta tra le proprie fila la maggior parte di chi appena un anno prima si è laureato campione del Mondo al Mundial ’82, capitola a sorpresa con l’Amburgo grazie al gol di Felix Magath. Partita stregata, segnata dalla malasorte, diranno in tanti tifosi juventini. Appunto.
Troppo lontano nel tempo? Facciamo un salto in avanti di quasi vent’anni, allora: alla Juve di Ancelotti tutto comincia ad andar male una serata, guarda caso in Grecia. I bianconeri devono battere il Panathinaikos per passare il turno in Champions League, invece perdono 3 a 1 e salutano non solo la coppa ma anche un eventuale ripescaggio in Coppa Uefa.
Anche la stagione precedente la Juventus aveva perso contro i greci, l’Olympiacos che l’aveva stesa 2 a 0 sul neutro di Palermo con doppietta di Djordjevic. E poi guardando ancora si trovano pareggi negli anni ’60 e ’70, addirittura una clamorosa eliminazione sempre dalla Coppa Uefa, sempre per mano del Panathinaikos, sul finire degli anni ’80.

Insomma, la Grecia non dice bene per la Juve. E il Bologna di greci ne ha due, Lazaros e Kone, e salvo sorprese dovrebbero essere tutti e due in campo.
Vai mai a sapere se la scaramanzia dovesse pagare. 

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