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Bologna FC

RS-STADIO: Più di mezzo Bologna saluta – 18 giu

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Hanno conquistato la promozione, prendendosela in finale ai play-off, mostrando cuore e carattere. E prima ancora erano arrivati in estate in un club che di prestigioso aveva allora solo il nome, pronti a giocarsi la propria chance in una squadra assemblata alla bell’e meglio. Non resteranno, perché molti di loro erano in prestito o legati da contratti annuali, “uomini di categoria”, e in A servono altre garanzie. Sono quei giocatori che rappresentano più di metà della squadra che ha centrato la A e che adesso saluteranno per reinventarsi altrove, lasciando alla maglia vestita e alla città dove hanno vissuto un anno un bel ricordo ma poco di più: il club ha altri piani, tante ambizioni, la piazza vuole nomi importanti, “da Serie A”. 

Dunque partirà Ferdinando Coppola, arrivato a luglio per fare il secondo, scopertosi titolare di livello, tornato nei ranghi senza fiatare: gli scade il contratto, la società vuole un portiere di livello e Da Costa come secondo. Via anche Marcel Büchel, tra i protagonisti della stagione all’inizio e alla fine, nel mezzo un brutto infortunio che forse ne aveva reso meno importante la figura presso i tifosi: la sua importanza si è vista eccome, due gol in coda al campionato a dir poco fondamentali per tenere la barca su e il morale pure. Potrebbe restare in A, Büchel, lo meriterebbe. Ma non sarà a Bologna. E lo stesso accadrà a Karim Laribi, giovane milanese di origine tunisina che fin da ragazzo si è sbattuto per arrivare e che sotto le Due Torri ce l’ha fatta: non verrà riscattato però, nonostante i gol, gli assist, il minutaggio che lo ha reso il rossoblù più utilizzato e che lo ha scoperto trequartista e finalmente protagonista dopo tante stagioni da personaggio in cerca d’autore. Storia identica a quella di Büchel, stesso finale: tanti auguri. Come a Federico Casarini, che lascia perché in scadenza ma che si è tolto la soddisfazione di essere titolare fisso nel “suo” Bologna, riportandolo in A, mettendoci grinta, carattere. Andrà al Carpi? Al Torino? Chi lo sa. E chi lo sa dove finiranno Daniele Cacia e Robert Acquafresca, attaccanti di un attacco che ha funzionato a intermittenza, idoli sbiaditi già da tempo e improponibili quindi in Serie A. Eppure hanno contribuito anche loro alla promozione: tu chiamale, se vuoi, emozioni.

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