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RS – STADIO: Prosegue il ballo delle punte – 29 lug

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Gli ingredienti per tornare in A sono tanti, ma senza dubbio un punto fermo per chi vuol tentare di condurre un campionato al vertice è avere un centravanti capace di portare in dote almeno 10-15 reti, che sono poi quelle che principalmente sono mancate all’ultimo Bologna e che certamente ne avrebbero cambiato il destino. Chi raccoglierà lo scomodo testimone lasciato da Rolando Bianchi? Il DT Fusco ci sta pensando e sta sondando numerose strade, stretto però com’è tra la necessità di far quadrare gli ingaggi, la bassa disponibilità economica per l’acquisto di un cartellino e la certezza di avere un bomber affidabile. 
Se si prova a seguire questi tre indizi, appare evidente come oggi come ieri il nome di Daniele Cacia, trentenne ex-Verona svincolato e capace appena due stagioni fa di laurearsi capocannoniere della Serie B, sia quello più gettonato. Le alternative, oltretutto, sfumano una dopo l’altra: per Mirco Antenucci la Ternana non scende dalla richiesta di 1,5 milioni di euro per la metà che le appartiene, mentre non convince Matteo Ardemagni, che entrerebbe in uno scambio di prestiti con l’Atalanta proprio con Rolando Bianchi ma le cui qualità tecniche non sembrerebbero essere quelle richieste dal tecnico Lopez. Oltretutto il Bologna si sgraverebbe si del pesante ingaggio di Bianchi, ma non ci guadagnerebbe poi molto visto che pure Ardemagni non prende certo due lire. Ecco così che Cacia sembra il candidato numero uno a ricoprire il ruolo di punta centrale nel nuovo Bologna, e più passano i giorni e più appare imminente un suo sbarco sotto le Due Torri.
E Bianchi? Verrà ceduto all’estero, visto che a parte l’Atalanta in Italia sembrano non esserci club disposti ad investire su di lui. Lo stesso percorso che potrebbe toccare a Pazienza, che interessava al Torino: peccato però che i granata nel mezzo del campo appaiano attualmente molto ingolfati di uomini. E poi c’è il capitolo-Kone: Fusco non intende scendere sotto la valutazione promessa ai soci, e cioè 5 milioni, ma l’Udinese non intende trattare senza inserire contropartite tecniche che ai rossoblù al momento non interessano. Anche per il greco, quindi, si profila un destino lontano dalla Serie A. 

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