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RS-STADIO: Riecco Brighi, tredici anni dopo – 22 lug
Tredici anni. In una carriera come quella del calciatore non sono tanti, sono una vita: tredici anni dopo Matteo Brighi torna a vestire il rossoblù, allora era il miglior giovane della Serie A e adesso è un guerriero temprato da mille battaglie, che vuole rendersi utile, che sa di poterlo fare. Che in carriera forse ha raccolto meno di quel che si credeva tredici anni fa, quando arrivò in prestito dalla Juve, che poi invece di crederci lo girò al Parma (insieme a tanti tanti soldi) proprio per quel Di Vaio che ora l’uomo Matteo – non più ragazzo – ritrova come club manager in rossoblù. Non è certo il primo a fare questo viaggio, andata e poi ritorno, ma il suo è un record: torna dopo tredici stagioni, una vita calcistica. Dopo di lui Eraldo Pecci, partito ragazzo di belle speranze e tornato signore attempato ma dai piedi ancora fantastici dopo undici anni. E poi ci sono Giancarlo Marocchi e Cesare Natali con otto, Francesco Antonioli con sette insieme a Sergio Clerici, e poi ancora Torrisi, Savoldi, Zauli, lo sfortunato Chiodi. Ritorni non sempre felici – soprattutto gli ultimi due – ma chiaramente c’è caso e caso: Brighi poi non è qui per fare il titolare, anche se come sottolinea “STADIO” lui non parte mai tra i titolari nelle tabelline estive ma poi le sue gare le gioca. “Poi sai com’è: quelli utili tornano sempre utili.”
foto: zimbio
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