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RS – STADIO: Rossoblu tra futuro e presente L’ultimo presidente…- 14 feb

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Di seguito, l’intervista fatta al signor Alfredo Cazzola ex presidente rossoblu. La mente torna a quel 31 agosto 2008, giornata in cui il Bologna vinse,3 a1, contro il Milan allo stadio Meazza ma fu, anche, l’ultimo giorno di…regno per il presidente Cazzola. Il diretto interessato la racconta così: “ Fu l’unica partita e l’unica vittoria della mia…vita come presidente del club rossoblu: credo di essere stato il solo, in serie A, ad aver fatto una trasferta e conseguito una vittoria. Da allora, non sono più andato allo stadio ma, in TV, non ho perso neppure una partita.” Cosa dice, invece, della Virtus? Subito risponde: “ Villalta mi ha invitato per ricordare i campioni, anche del passato e ci sono andato molto volentieri. Villalta ha, davanti a sé, un buon futuro avendo dimestichezza nello sport e ne rivestirà un ruolo molto importante. Il calcio ed il basket ma, in particolare il calcio – continua Cazzola – hanno una “ presa “ importante sulla “ vitalità “ del territorio, dovuto alla visibilità ed alla diffusione tanto forti attorno allo sport.” Fare sistema, perché non riesce a Bologna?

“ Questo è il tema iniziale. Una quindicina di esperti, ogni giorno, lavorano “ dietro “ al presidente, espongono e giudicano le proposte del club.” L’ex presidente spiega inoltre che il sindaco di Bologna non gode di…attenzioni da parte dei massmedia e, sottolinea quando, negli anni ’70, il Bologna era fra le prime squadre del campionato. Dopo, purtroppo, le cose sono cambiate ma, per il tifoso, la squadra rimane quella di allora, anzi, vorrebbe che ne copiasse le gesta. “ Altre società come il Cagliari e l’Udinese hanno preso atto di non essere un club di prima grandezza – replica – ma nessuno ne ha fatto un dramma. Il Bologna cambia dopo la cessione di Mancini da parte dell’allora presidente Conti, perché, attorno al giocatore, non era stato costruito un progetto vero e proprio. Da qui, le varie “ condanne “ alla serie minore, poi, la ripresa con Gazzoni pensando di poter…tornare al momento migliore del Bologna. Poi, arriva Calciopoli, la serie B, il dissesto toccato ed il successivo arrivo dei vari Bandiera, Menarini ed io, ultimo della lista. Nel 2006/2007 la serie B era…improponibile, nel girone di andata eravamo secondi ma successero tante cose impreviste ed io venni squalificato per sei mesi. Prima di prendere il Bologna come presidente, avvisai l’allora sindaco Cofferati perché, secondo me, il calcio doveva avere un programma più…largo quindi, era necessaria un’organizzazione industriale ed una varietà di interventi maggiori. Menarini ci ha rimesso 35 mln ed ora tocca a Guaraldi mandare avanti la baracca.” Continuiamo l’intervista e chiedo cosa fare per rialzare le sorti di questa squadra. “ Diamanti doveva essere ceduto – risponde – e l’offerta del Guangzhou era troppo allettante per il club. Chiediamoci, invece, dove stiamo andando? Il punto da chiarire è questo. Ben venga il nuovo Centro Tecnico di Granarolo, ma è il futuro. Basterà? Servirebbe una discussione che chiarisca tanti punti, al momento, irrisolti.” Chiediamo ancora a Cazzola se potesse essere lui quel…traghettatore di anime, colui che ha facilità nelle “ public relations “ o se, invece venisse chiamato per un consulto al capezzale di questo Bologna così…malato come si comporterebbe. “ Potrei accettare e proverei a disporre energie e risorse insieme e, con i mezzi del signor Zanetti… Ma ho come l’impressione che i due personaggi siano ostili l’uno all’altro ma, per cercare di ricompattare il Bologna occorre dialogo, parlare e mettere insieme idee nuove.” A proposito di Guaraldi, Cazzola si sente in grado di potergli dare del consigli perché, lui stesso ha passato un periodo del genere ma è riuscito a recuperare. “ Quando si è…soli, si può sbagliare – continua – pur avendo buone intenzioni ed investendo molto. Andando avanti, però, non dovrà commettere più errori.”

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