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RS-STADIO: Roulette-Bologna: il prossimo mese vale 50 milioni! – 08 mag

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“Bologna, ti giochi 50 milioni”. Emblematica la copertina di “Corriere dello Sport – STADIO” in edicola oggi, che ritrae il nuovo allenatore Delio Rossi affiancato da un titolo che la dice lunga su quanto conti il prossimo mese: che sia promozione diretta (improbabile) o play-off, il Bologna deve centrare la promozione, altrimenti rischia di veder sfumare la bellezza di 50 milioni di euro. Come si arrivi a questa cifra è presto detto, e lo spiega Furio Zara nel suo articolo all’interno: la parte da leone di questa cifra che, mancando, strozzerebbe le casse societarie e qualsiasi entusiasmo di crescita, la fanno ovviamente i diritti tv. Una forbice spaventosa, e del resto è risaputo, divide chi sta in A da chi sta in B: si parla di 25 milioni di euro contro 2,5 e quindi di un clamoroso rapporto di 10 a 1, che a pensarci bene si capisce anche del perché questa Serie B appaia così povera di contenuti. Andando avanti poi ecco le presenze allo stadio: l’amore conta, ma in Serie A l’entusiasmo è diverso, lo dicono le cifre che parlano di 21.000 tifosi di media al “Dall’Ara” la scorsa stagione e di 15.000 quest’anno. 6.000 presenze in più sono tanta roba, a maggior ragione pensando che i 21.000 arrivavano con la contestatissima gestione-Guaraldi e con una squadra allo sbando: facile immaginare che affluenza potrebbe raggiungere un Bologna con le idee chiare in campo e fuori.

La A è necessaria dunque, è una priorità. Ma se non dovesse arrivare? Ovviamente dopo neanche un anno Zara – e un po’ tutti – escludono nel modo più categorico che la dirigenza possa smobilitare ogni cosa e salutare, sarebbe folle dopo aver annunciato piani quinquennali che manco a Berlino Est ai tempi del muro. Però è chiaro che tutto subirebbe un forte ridimensionamento: come fa giustamente notare sempre Zara nel suo articolo “Saputo ha preso il Bologna per sedere allo stesso tavolo dei potenti, e non per andare in tribuna al Cabassi di Carpi o al Matusa di Frosinone”. Due stadi scelti non a caso, due stadi di realtà infinitamente più piccole di Bologna: eppure una è già in A, l’altra vi è vicinissima. E il Bologna allora? Si gioca tutto nelle ultime tre gare, consapevole che mancare la A avrebbe gravissime ripercussioni a livello economico e di entusiasmo. “Ecco perché la A diventa necessaria, fisiologica, indispensabile”.

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