Bologna FC
RS-STADIO: Tacopina: “Il futuro del Bologna non dipende da stasera” – 09 giu
La qualità che più viene apprezzata in Joe Tacopina, presidente del Bologna, è senz’altro l’entusiasmo: quello capace lo scorso ottobre di conquistare una città delusa e che ormai si era dimenticata persino di “sognare di sognare” e che lui ha saputo restituire a parole all’antica gloria. Il marchio, il logo, la maglia, la storia, gli Scudetti vinti. Un passato glorioso e un futuro allora tutto da scrivere. Oggi siamo all’atto finale, almeno per quanto riguarda il primo passaggio: ritrovare la A che Bologna e il Bologna si meritano, ritrovare il calcio che conta. Era l’8 ottobre quando diventò rossoblù, prima di allora era stato nella Roma, entrandovi con i vari Pallotta e DiBenedetto e lasciandola l’8 settembre di due anni fa, era il duemilaOTTO quando tentò la prima volta la scalata al Bologna. L’otto nel destino dunque, il numero 8 come il numero di Scudetti vinti dai rossoblù se ne arrivasse un altro. Joe lo sa, ci spera, lavora anche per quello, ma oltre all’entusiasmo è consapevole di tutto quello che è il calcio in Italia, il calcio moderno: e allora lo Scudetto lasciamolo da parte, l’Europa pure. La A? No, naturalmente sono tutti obbiettivi che vuole, quest’ultimo in particolare, punto fermo di un futuro che però – questo ci tiene a precisare – ci sarà comunque. Non dipende da stasera dunque il futuro del Bologna, un modo anche per spegnere sul nascere le voci di una squadra che nei 90 minuti di oggi “si gioca il futuro”. Il futuro ci sarà comunque, i bolognesi non vogliono una squadra da Scudetto ma una squadra forte, di cui essere orgogliosi, che la smetta con i continui sali-scendi: una squadra che Joe e Joey, il chairman Saputo, sanno di poter dare a quella che è la loro nuova città. Stasera Joe ci sarà, ieri però era a Coverciano, ospite dell’amico Mauro Vladovich, segretario azzurro dal cuore giallo-rosso conosciuto proprio negli anni della Capitale, così come ha conosciuto l’azzurro dal cuore giallo-rosso Daniele De Rossi: grandissimo giocatore e grandissimo uomo, dice Joe, “gli ho chiesto di giocare con noi stasera ma ha detto che non può”. La A magnifica ossessione, il calcio che conta, i soldi e gli investimenti, il marchio rilanciato, il pubblico entusiasta in un Dall’Ara rinnovato: passa tutto da stasera, ma non soltanto da stasera. Stiano tranquilli i bolognesi, ribadisce Joe: il futuro del Bologna sarà comunque luminoso.
(Disegno: Atti effimeri di Comunicazione)
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