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RS-STADIO: Tra presente e passato prossimo: i meriti di Fusco – 20 ott

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Dopo aver celebrato, nella sua edizione odierna, sia l’allenatore Diego Lopez che il nuovo presidente Joe Tacopina, “Stadio” dedica un articolo anche al terzo protagonista di questo Bologna in vetta alla Serie B, Filippo Fusco.
L’avvocato campano, arrivato quest’estate a Casteldebole per volere di Albano Guaraldi e come sicuro viatico per l’arrivo in panchina di Zdenek Zeman, si è ritrovato a lavorare in rossoblù nonostante sia poi sfumato l’arrivo dell’amico boemo, che ha preferito la Serie A e il rossoblù di Cagliari. 
Proprio sull’isola sarda Fusco ha allora pescato l’alternativa a Zeman, individuata nel giovane e inesperto Diego Lopez, per anni bandiera del Cagliar sul campo e poi in panchina allenatore giovane e rampante finito però, dopo gli entusiasmi iniziali, con l’essere una delle tante teste fatte cadere da Massimo Cellino. Ha scommesso su Lopez e sulla sua serietà e voglia di lavorare, Fusco, e lo ha fatto contro uno scetticismo generale di chi ovviamente si aspettava un allenatore esperto e “di nome” per tentare la scalata alla A.
I mugugni della piazza sono cresciuti al fronte di una campagna acquisti-cessioni sulla carta non certo brillante ma necessaria per sfoltire un monte-stipendi che le scellerate gestioni di chi c’era prima di Fusco avevano reso quasi da Europa e che avevano portato invece una retrocessione.
In B ci sono parametri da rispettare, ma è difficile spiegarlo ai tifosi: così sono arrivati quasi solo prestiti o parametri-zero, mentre chi in rosa guadagnava qualcosa di più del dovuto è stato quasi regalato. I primi risultati hanno fatto borbottare (e qualcosa di più) la piazza, mentre le ultime recenti prestazioni hanno finalmente reso merito al serio lavoro di un uomo costretto a friggere con l’acqua, e a volte pure senza.
Ecco così che Filippo Fusco è al momento il punto di riferimento del club, tra un CDA da definire e soci che ancora devono arrivare. Ecco che incassa i complimenti dei tifosi, che finalmente vedono quello che lui aveva sempre creduto di vedere, un gruppo di giocatori determinati ad imporsi in mano ad un allenatore con la stessa fame, anche se senza un nome altisonante o un passato da condottiero di mille battaglie. Così al momento Pantaleo Corvino rimane congelato in un angolo nonostante sia l’uomo scelto dalla nuova proprietà per fare il mercato del Bologna, così ora tutti si rivolgono a lui in società e così i tifosi gli gridano, come accaduto al termine della gara di Varese, “Grande Fusco”. Il tempo, si sa, è galantuomo, e l’avvocato può finalmente godersi i frutti del suo duro lavoro estivo. Il futuro? Si vedrà. Per adesso Tacopina lascerà Fusco al suo posto, conscio che a cambiare qualcosa si rischia di rompere il giocattolo. E poi? Nessuno lo sa, ma la speranza è che tra avvocati si possa saper trovare un intesa…
 

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