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RS – STADIO: Verso il Chievo tra numeri e dubbi di formazione – 25 mar

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Che la trasferta di domani al “Bentegodi” contro il Chievo sarebbe stata un importantissimo snodo in chiave-salvezza, per questo Bologna, lo si sapeva già quindici giorni fa, quando ci si accingeva a sfidare il Sassuolo in casa.
Certo si pensava che si sarebbe potuti arrivare a questa gara (quarto spareggio-salvezza consecutivo)  con un bottino di punti più alto rispetto ai 4 raccolti tra appunto Sassuolo, Livorno e Cagliari. Per fortuna il rigore di Lazaros domenica ha messo il Bologna nelle condizioni di arrivare a questa gara senza l’affanno di chi insegue, a conferma anche della mediocrità della bassa classifica di questa stagione, dove la quota-salvezza appare assai più bassa dei consueti 40 punti e dove sembra che sia in atto tra le squadre coinvolte una gara a chi fa “meno peggio”.
Rimane il fatto che quella di domani non sarà una gara facile, contro un Chievo che ritrova tre titolari di un certo peso: Dramé dovrebbe riprendere il suo posto come terzino sinistro, Guana in mezzo al campo darà la consueta sostanza e Thereau davanti non sarà un fenomeno ma rispetto ai nostri appare comunque giocatore pericoloso, capace com’è di segnare qualche gol e di aprire spazi per l’ex-promessa Paloschi o l’istituzione Pellissier, al Chievo da 12 stagioni e capace di realizzare più di 100 reti in maglia gialloblù.

Il Chievo va a sussulti: da quando è tornato sulla panchina Corini, la squadra della Paluani alterna molte sconfitte ad alcune importanti vittorie, che nell’epoca dei tre punti grossomodo fanno pari con i molti pareggi in più ottenuti dal Bologna. La differenza di due punti in classifica racconta questo, in effetti: il Chievo ha vinto una gara in più del Bologna (6 contro 5) ma ne ha perse ben 4 in più (17 contro 13) mostrando un attacco tra i peggiori della categoria – addirittura una rete realizzata in meno della banda di Ballardini, che certo non fa del gol il suo punto di forza.

Come Ballardini – e più di lui – Corini ha alternato il 3-5-2 al 4-4-2, ed è per questo che il nostro mister potrebbe optare per uno schieramento “a specchio”, con la possibilità come già visto con il Cagliari di passare poi da un modulo all’altro anche a gara in corsa. Le probabili formazioni indicano il 3-5-2 (o 5-3-2, volendo) come il modulo più probabile per entrambe le squadre.
Il Chievo dovrebbe giocare con Agazzi in porta e davanti a lui Frey, Dainelli e Cesar: una difesa comunque discreta, dove spiccano il portiere – già promesso al Milan dei “parametri zero” a giugno – e l’esperienza di Dainelli. Frey invece, buon difensore, altri non è che il fratello di Sebastian, ex-protagonista della nostra Serie A con le maglie di Verona, Inter, Fiorentina e Genoa.
Il centrocampo a 5 dovrebbe schierarsi – da destra a sinistra – con Sardo, Radovanovic, Rigoni, Hetemaj e Rubin. Anche in questo caso si parla di giocatori discreti, soprattutto negli esterni, mentre Hetemaj tende a sganciarsi in appoggio agli attaccanti come trequartista atipico, mantenendo però una discreta fase di copertura. In attacco certo del posto appare Alberto Paloschi, ex-grande promessa del calcio italiano ancora in tempo a riprendersi un futuro che sembrava sfuggito via con i tanti infortuni che lo hanno perseguitato: il ragazzo ha ancora appena 24 anni, oltre che una delle migliori medie “tiri in porta/gol” di tutta la A, per cui sarà da tenere particolarmente d’occhio. Al suo fianco – con il “vecchietto terribile” Pellissier in panchina pronto a far male a gara in corsa – più Obinna che Thereau: il nigeriano è infatti parso abbastanza in palla nelle ultime uscite, le prime dal suo ritorno a gennaio in maglia clivense, e Corini potrebbe dargli una maglia da titolare, visto che pur mancando di visione tattica Obinna può vantare velocità e imprevedibilità, fattori che potrebbero aprire spazi per Paloschi.

Servirà quindi un Bologna ordinato e preciso, attento alle ripartenze contro una squadra che cercherà sicuramente la vittoria a tutti i costi: ecco perché di fianco ad Acquafresca (pallino di Ballardini e apparso decisamente più in forma di Bianchi) potrebbe giocare Cristaldo, mentre Antonsson riprenderebbe il suo posto in difesa a discapito di Sorensen, apparso volitivo ma molto impreciso contro il Cagliari. Ancora assente Kone, la squadra si aggrapperà anche – e soprattutto – alle incursioni di Christodoulopoulos, che dovrebbe agire sulla linea dei centrocampisti pronto a sganciarsi in appoggio alle punte quando e se la situazione lo permetterà.

Sarà una partita dura e difficile, forse non spettacolare dal punto di vista tecnico ma sicuramente da seguire per vedere le evoluzioni tattiche di due allenatori attenti e competenti che faranno di tutto per regalare il sogno di un altra Serie A alla propria tifoseria. 

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