“Sabatini lo conosco da tanto tempo, nutro molto affetto per lui; è una leggenda nel calcio italiano e possiamo solo imparare”. Ha sentenziato così Joey Saputo nella conferenza stampa di fine stagione, sottolineando l’ottimo rapporto che ha con l’ex dirigente della Sampdoria.

Il piano di Saputo ad oggi è chiaro: Sabatini sarà il supervisore tecnico del Bologna, e probabilmente anche dei Montreal Impact, in un “disegno allargato” come lo ha definito Fenucci, che potrebbe far fare il salto di qualità alla società rossoblù. Lo stesso amministratore delegato – al fianco del chairman nella conferenza odierna – ha aggiunto che: “per affrontare il prossimo campionato ci servirà un modello più ampio di gestione in termini di valorizzazione sportiva. Bigon ha un contratto e come tutti ha commesso degli errori, ma probabilmente in futuro avremo una struttura più complessa rispetto a quella attuale”.

Sabatini con Bigon quindi, in un duopolio che potrebbe rappresentare il primo mattoncino per un Bologna che l’anno prossimo vorrà lottare per l’Europa.

Capitolo Mihajlovic

Per quanto riguarda il tecnico serbo, Saputo si è mostrato molto ottimista e carico di non spegnere l’entusiasmo che si è acceso negli ultimi 4 mesi. “Noi e Sinisa abbiamo lo stesso obiettivo. Ieri abbiamo parlato di giocatori e di cosa abbiamo bisogno per il Bologna che abbiamo in testa”. Per la risposta definitiva di Mihajlovic bisognerà attendere ancora 10 giorni, come ha dichiarato Saputo, e in questi giorni ci saranno nuovi incontri per disegnare le mosse di mercato necessarie per costruire un Bologna da Europa.

Sabatini, Bigon e Mihajlovic: Saputo ha scelto loro – salvo sorprese – per ripartire, per non rivivere mai più una prima parte di stagione come quella passata: “Il grave rischio che abbiamo corso ci ha aperto gli occhi. Mai più: questo è il concetto di base che voglio trasmettervi. Mai più”.

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