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Saelemaekers e Zirkzee, dall’Anderlecht al sogno Champions: a Napoli si può chiudere il cerchio

L’esterno e l’attaccante sono accomunati da un passato nel Club belga. Lo stesso Anderlecht che, negli anni ’60, eliminò il Bologna dalla Coppa Campioni.

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Alexis Saelemaekers, Joshua Zirkzee e Dan Ndoye esultano in Roma-Bologna (fonte immagine: Damiano Fiorentini)
Joshua Zirkzee e Alexis Saelemaekers (©Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblù)

A Napoli, questo pomeriggio, il Bologna non si gioca solo un pezzetto della propria stagione. C’è un cerchio da chiudere, per fare la storia. Ai co-protagonisti di una stagione straordinaria, Alexis Saelemaekers e Joshua Zirkzee, l’arduo compito di provarci, ancora una volta. Sono loro gli uomini i giocatori più decisivi e determinanti in questo delicato momento di stagione: il belga è stato votato come Miglior Calciatore della Lega Serie A del mese di aprile, grazie alle tre reti siglate contro Salernitana (gara a cui aggiunse anche un assist), Roma (sfida in cui colse anche una traversa e avviò l’azione dei primi due gol) e Udinese su punizione. L’olandese, invece, continua a lasciare il segno, anche indirettamente, costruendo gioco e impostando la manovra con il genio e la sregolatezza che lo contraddistinguono. Entrambi, in passato, hanno giocato nell’Anderlecht.

Il futuro passa dal Maradona

Il Bologna affronterà questo pomeriggio il Napoli al Maradona. Un Napoli stanco, inceppato, lontano parente della squadra di Spalletti vista l’anno scorso, nella stagione del terzo Scudetto. Si giocherà tra le altre cose, nello stesso Maradona dove Zirkzee ha segnato la sua prima rete in rossoblù, nell’ormai lontano 2022. Inoltre, lontano dal Dall’Ara, l’attaccante olandese ha segnato fin qui 9 reti in 11 partite, risultando decisivo. Thiago Motta, compagni e tifosi sperano quindi che il cerchio si chiuda, come nelle grandi storie.

Tra passato e presente: l’Anderlecht e un cerchio da chiudere

Per completare l’opera Champions, inevitabile che il Bologna si affidi ai suoi talenti Alexis Saelemaekers e Zirkzee, attualmente i più on fire della rosa. I quali hanno anche qualcosa in comune, che si intreccia direttamente con la storia del Club.

Nell’ottobre 1964, quando il Bologna disputò le prime due partite dell’allora Coppa Campioni, venne sconfitta all’andata e vinse al ritorno grazie ai gol di Pascutti e Nielsen. Ma una rete di Stockman rimandò tutto allo spareggio del 14 ottobre per il passaggio del turno. I rossoblù vennero quindi eliminati successivamente, dopo 90 minuti e una partita a reti inviolate.

Saelaemaekers e Zirkzee: accomunati da talento e radici

L’avversaria di quella serie di sfide era l’Anderlecht. Proprio l’Anderlecht dove ha cominciato a giocare Alexis, che come esterno cominciò proprio dal Club di Bruxelles a 11 anni. Nel 2020, poi, lasciò la società in direzione Milan, ma in Belgio mostrò per la prima volta il suo talento.

Non solo Saelemaeekers: anche Joshua Zirkzee giocò nella stagione 21-22 proprio con il Club belga, scendendo in campo da seconda punta e totalizzando 18 reti e 13 assist tra campionato e Coppa. Grazie a queste prestazioni, oltre che all’esperienza maturata al Bayern Monaco, Sartori e Di Vaio decisero di puntare proprio sull’olandese, e il Bologna lo acquistò per 8.5 milioni con il diritto di recompra per il Bayern. L’Anderlecht estromise il Bologna quasi 60 anni fa dalla Coppa dei Campioni, mentre oggi, indirettamente, potrebbe portare a chiudere il cerchio al Maradona.

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