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Sampdoria-Bologna: guida alla trasferta – 9 feb

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Domenica 12 febbraio 2017 si gioca Sampdoria-Bologna, incontro valevole per la 24esima giornata del campionato di calcio di Serie A 2016/2017, la quinta del girone di ritorno. Calcio di inizio alle ore 18.

Di seguito tutte le informazioni utili per i tifosi rossoblù che volessero seguire la squadra nel capoluogo ligure e approfittarne per visitare la città.

LO STADIO “LUIGI FERRARIS”– Lo stadio “Luigi Ferraris” si trova nel quartiere cittadino di Marassi. E’ facilmente raggiungibile a piedi e con i mezzi pubblici: la Stazione più vicina allo stadio é quella di Genova Brignole. Da lì passano gli autobus 18 e 37 E SM che portano al Ferraris. Da segnalare che, scendendo a Genova Brignole, si può arrivare allo stadio anche a piedi (10 minuti) imboccando il tunnel a destra, stazione alle spalle, e proseguendo sulla strada che costeggia il fiume Bisagno. In Auto le cose si complicano un po’, perchè la zona attorno allo stadio è a sosta limitata (ZSL), in ogni caso se proprio ci volete andare in automobile, dopo essere usciti al casello di Genova Est, prendere direzione centro seguendo le indicazioni per lo stadio.

COME PROCURARSI I BIGLIETTI – Sono in vendita da lunedì 6 i biglietti del Settore Ospiti, al costo di 20€ (ridotto Under18 10€, ridotto donne e Over60 15€), e sono riservati ai titolari della Tessera del Tifoso. Si acquistano tramite il circuito Lis/Lottomatica ed è possibile anche l’acquisto online qui.

 

COSA VEDERE A GENOVA

Punto di partenza per un ipotetico tour di Genova in un giorno potrebbe essere la Stazione Principe. Da li si arriva a piedi 15 minuti circa all’Acquario, una delle attrattive più importanti della città, la cui visita merita qualche ora. Lasciato l’Acquario e il lungomare alle spalle si consiglia di dirigersi a piedi in via San Lorenzo, la strada che conduce alla Cattedrale. E’ questo il cuore della antica città medievale e la Cattedrale di San Lorenzo spicca tra gli edifici di grande valore religioso e civile da cui è circondata. Tra questi: il Battistero, il Chiostro di San Lorenzo, il Palazzo arcivescovile e il Palazzo Ducale. Percorrendo tutta via San Lorenzo si arriva a Piazza Dante dove spiccano le due torri di Porta Soprana. Proseguendo in direzione della porta ed attraversando la strada vi troverete a salire una breve scalinata in pietra che condurrà di fronte alla casa di Cristoforo Colombo. Riprendendo via San Lorenzo, appena possibile girare a destra. Dopo poco si aprirà davanti a voi Piazza De Ferrari, la principale piazza di Genova. Con la sua monumentale fontana è la vera e propria agorà cittadina. Da piazza De Ferrari potete prendere via Roma e poi proseguire lungo via XXV Aprile. La strada prende una leggera curva a sinistra dopo la quale vi troverete all’imbocco di via Garibaldi che é una delle principali strade di Genova. Vanta palazzi storici, alcuni dei quali, inseriti tra i Rolli patrimonio UNESCO dell’umanità. Dopo aver percorso via Garibaldi si può scegliere di dirigersi verso piazza Portello e, tramite un sottopasso, raggiungere l’ascensore liberty che vi porterà sul Belvedere Montaldo (Spianata Castelletto) da dove si potrà avere una visione di Genova, che spazia su tutta la città e sul porto. Oppure addentrarvi nei “caruggi”, i caratteristici vicoli di Genova

 

COSA MANGIARE 

La focaccia é il prodotto tipico di Genova.  All’olio oppure nella variante “al formaggio”, anche se quest’ultima é tipica di Recco, cittadina del levante  che dista circa 20 km dal centro di Genova. Tra gli antipasti si segnalano la panissa (polenta fatta con la farina di ceci, tagliata in bastoncini e fritta) e la farinata (una sottile focaccia a base di farina di ceci stemperata con acqua, sale e olio, cotta in forno a legna).

Tra i primi piatti, la pasta (preferibilmente gnocchi o trofiette) al pesto o ancora i pansoti (ravioli ripieni di erbette selvatiche, da condirsi con salsa di noce ma anche con burro fuso) oppure il minestrone alla genovese (preparato con ingredienti come fagioli, pesto, patate e fagiolini. Si gusta anche freddo, che risulta ispessito).

Tra i secondi piatti si consigliano la cima (un pezzo di carne di vitello, tagliato a fettine sottili e ripieno con diversi ingredienti come piselli, uovo, funghi, pinoli, formaggio e alcune erbette aromatiche), la torta pasqualina (torta salata fatta con la pasta sfoglia e un ripieno di bietole, prescinseua e uova sode), le torte salate in diverse versioni, le verdure ripiene. Oltre ai prodotti del mare in tutte le varianti (al sale, alla griglia), si consiglia stoccafisso alla genovese. Tra le altre specialità spicca il cappon magro (insalata fredda, a forma piramidale a più strati, che comprende un fondo di gallette, strofinati con aglio e condite con aceto e sale, pesce a carne soda, verdure lesse, uova sode, guarnizioni di carciofi, tonno, gamberetti, capperi ed olive; il tutto è rivestito di salsa verde e completato, in cima alla piramide, da un’aragosta.)

E per finire i dolci. Tipico é la panera, un semifreddo al caffè. Ma si segnalano anche canestrelli e amaretti, anche se questi ultimi sono di influenza piemontese.

COSA BERE

Vini famosi sono il Rossese di Dolceacqua (rosso rubino, sapido) e il Vermentino di Luni (paglierino, armonico, fruttato, delicatamente dal profumo di mandorla)

Fonte immagine: Wikipedia

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