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Sampdoria, il rischio della Serie C e l’intervento degli ex

Il club blucerchiato rischia la prima retrocessione in Serie C e si affida all’ex CT delle Nazionali azzurre, con Lombardo e Gregucci nello staff. Uno staff molto manciniano per salvare un’annata che può finire in maniera drammatica

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Andrea Mancini e Alberico Evani alla presentazione con la Sampdoria

In Serie B c’è una situazione che sta colpendo l’attenzione di molti. La Sampdoria rischia seriamente di retrocedere per la prima volta nella sua storia in Serie C. I blucerchiati, infatti, sono al momento terzultimi nel campionato cadetto e in queste settimane hanno cercato una soluzione alla situazione.

L’opzione scelta dalla proprietà di Matteo Manfredi è il terzo esonero stagionale: dopo Pirlo, Sottil e Semplici, sulla panchina genovese è arrivato Alberico Evani. Un cambio con una grande firma sampdoriana nelle scelte e nelle decisioni scelte e che da lontanissimo sfiora anche il Bologna…

La Sampdoria si affida agli ex

Per evitare una clamorosa e tristemente storica retrocessione nella terza categoria del calcio italiano, la Sampdoria si affiderà ad una task force di suoi ex. Come detto, alla guida tecnica della squadra ci sarà Alberico “Chicco” Evani. Una vita spesa tra Milan e Samp, ora alla ricerca di una grande occasione in panchina in un club dopo aver fatto bene nelle Nazionali azzurre.
Con lui, arriveranno nello staff tecnico anche Attilio Lombardo e Angelo Gregucci. Lombardo, in particolare, sarà il secondo di Evani nonché un altro grande ex che con la Samp ha conquistato anche lo storico scudetto del 1991.

Mentre, sopra di loro, alla direzione sportiva della squadra ci sarà un figlio d’arte di ritorno in blucerchiato come Andrea Mancini, figlio di Roberto. L’ex CT ben più che noto a Genova, sponda blucerchiata, ed ex prodotto del vivaio proprio del Bologna.

La firma del Mancio

E proprio sulla nuova guida tecnica e sportiva della Sampdoria che cerca di evitare la Serie C c’è l’evidente firma di Roberto Mancini. L’ex commissario tecnico dell’Italia e dell’Arabia Saudita, al di là delle smentite, ha avuto certamente un ruolo importante nel ritorno del figlio a Genova e nell’arrivo in panchina del Evani, Lombardo e Gregucci. Tutti e tre, a più riprese, hanno fatto parte di diversi staff di Roberto Mancini. Se Evani e Lombardo convivono con Mancini una lunga esperienza da calciatori sampdoriani, lo stesso non vale per Gregucci. L’ex giocatore della Lazio è diventato un uomo di fiducia di Mancini a partire dal suo periodo laziale.  Una vera e propria task force a cui Mancini è legatissimo e che proverà ad evitare la caduta della Doria.

Sampdoria, quando il cambio di proprietà non è la soluzione

La squadra blucerchiata è un simbolo del calcio italiano. Una realtà che negli ultimi due anni ha rischiato seriamente di scomparire. Dopo la retrocessione, il debito accumulato dalla gestione di Massimo Ferrero aveva messo in dubbio la sopravvivenza della Samp. L’intervento del broker Radrizzani e dell’imprenditore-tifoso Manfredi ha salvato la società dal fallimento. Tuttavia, il piano di rientro del debito si basa sulla permanenza (minima) in Serie B. Una eventuale retrocessione rimetterebbe a rischio il futuro blucerchiato.

Premesso che, visti gli esiti della gestione Ferrero, i tifosi blucerchiati possono essere solo grati per l’addio e la sopravvivenza del club. La situazione in essere è la dimostrazione concreta che il cambio di proprietà non è la soluzione ad ogni problema. E spesso i tifosi danno per scontato che all’interno di un progetto industriale di una proprietà neo-arrivata sia facile mantenere categorie importanti come la Serie A e la Serie B…

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