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Sandy Flash Back – Chi ben comincia… – 13 ott

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Orazio, scrittore e poeta romano, nell’anno 20 a.C., pubblicò due libri chiamati “Epistole” dove, per la prima volta, usava la frase “Dimidium facti, qui coepit, habet”, che letteralmente tradotta significa “chi comincia è a metà del lavoro” e che corrisponde al nostro proverbio “Chi ben comincia è a metá dell’opera”. 
Usato ed abusato in qualsiasi contesto, a volte ripetuto all’infinito come mantra portafortuna, questo proverbio è tra i più comuni, ed ognuno di noi, nella propria vita, l’avrà detto o l’avrà sentito dire centinaia e centinaia di volte. Peccato solo che, il Bologna, negli anni non sia riuscito a metterselo in testa e ad attuarlo, iniziando molti campionati nei peggiori modi possibili.
Certamente, uno di quelli partiti nel modo peggiore rimane quello dello scorso anno, quando con Delio Rossi in panchina, la squadra rossoblù, neopromossa in serie A, ottenne solo sei punti in dieci partite, vincendo contro le altre due neo promosse Frosinone e Carpi e perdendo tutti gli altri incontri. 
Il campionato iniziò con la sconfitta all’Olimpico contro la Lazio, ma le attenuanti c’erano tutte in quel momento, il Bologna era ancora un cantiere aperto, Destro era arrivato da pochissimi giorni, si stavano aspettando gli ultimi colpi di calciomercato e giocavi in trasferta, in casa di una squadra che, l’anno prima, si era qualificata ai preliminari di Champion, ma già dalla seconda partita iniziarono i mugugni.
Era il 29 agosto 2015 e, il Bologna, nel proprio esordio casalingo e sotto gli occhi di Mister Saputo, venuto direttamente dal Canada per assistere alla partita, incontrava il Sassuolo di Squinzi e Di Francesco potendo contare sull’esordio da titolare di Mattia Destro e di Donsah, mentre gli ultimi due colpi, Giaccherini e Mounier avrebbero dovuto assistere all’incontro dalla tribuna.
L’unica occasione degna di nota nel primo tempo fu una punizione tirata da Destro e nulla più, nonostante Mbaye, in una delle sue giornate peggiori da quando veste la maglia rossoblù, facesse fare quello che voleva al suo avversario diretto Sansone.
Nel secondo tempo, dopo l’ingresso in campo di Ferrari in sostituzione del terzino senegalese, il Sassuolo si era fatto pericoloso con una punizione di Politano poi sostituito da Floro Flores, ed il Bologna aveva risposto con un tiro di Brienza da fuori parato non senza difficoltà da Consigli. Ma a quattro minuti dalla fine, quando il risultato sembrava inchiodato sullo zero a zero, la squadra neroverde passò in vantaggio… Floro Flores rubò palla a Diawara sulla trequarti rossoblù, la passò all’ex Laribi che, grazie ad un altro errore del centrocampista guineano, chiuse il triangolo con l’attaccante napoletano mettendolo solo davanti a Mirante, che niente potè sulla conclusione della punta. 
L’incontro finì, il Sassuolo si trovò primo in classifica a punteggio pieno con sei punti in due partite, mentre il Bologna se ne rimaneva nel fondo della classifica ancora a zero punti, ma il peggio, come già accennato prima, doveva ancora venire…
La squadra rossoblù continuò a perdere partita dopo partita, realizzando uno dei peggiori inizi campionato possibili e rimanendo inchiodata nelle ultime posizioni di classifica. Sampdoria, Juventus, Udinese, Fiorentina, Palermo e Inter approfittarono di noi una dopo l’altra, i gol arrivavano col contagocce e i mugugni diventavano sempre più insopportabili, pessima campagna acquisti, Corvino non più all’altezza, giocatori non pronti per la serie A, Delio Rossi ormai bollito, ce n’era per tutti, i malumori crescevano sempre di più; e non potendo rivoluzionar completamente la squadra, si iniziò a chiedere la testa dell’allenatore. All’undicesima giornata, dopo la sconfitta casalinga contro l’Inter arrivò la svolta, il cambio di panchina tra Rossi e Donadoni fece scattare qualcosa, il Bologna iniziò ad ingranare e la stagione della squadra decollò, salvandosi tranquillamente nonostante in molti la dessero per spacciata dopo i primi dieci incontri. 
Troppe volte, il Bologna, infischiandosene del proverbio, ha iniziato malissimo il proprio campionato, purtroppo a volte è finita nel peggiore dei modi, ma quasi sempre invece in un modo o nell’altro s’è sempre ripresa e salvata, dimostrando che “Si, chi ben comincia è a metá dell’opera, ma che un buon inizio non sia l’unico modo per raggiungere l’obiettivo”. Però, ogni tanto, ripensando agli inizi di stagione, un pensiero mi gira per la testa, perché certo, le salvezze con grandi rimonte in classifica nella seconda parte di stagione son belle e fan godere un bel po, però ogni tanto, qualche inizio di campionato come quello di quest’anno e senza farmi infartuare quella decina di volte durante la stagione non fa poi mica così schifo eh, mio caro Bologna!!!

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