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Sandy Flash Back – I quattro boati del Dall’Ara…. – 21 Mar

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Mancavano appena venti secondi al fischio finale quando Ramirez andó dalla bandierina a battere l’ultimo calcio d’angolo, nel disperato tentativo di riuscir a pareggiar quella partita. L’area era affollatissima, perfino Viviano era salito ad aiutare i suoi compagni e a tentare il gesto che in Italia è riuscito solo a tre portieri, Rampulla, Taibi e Amelia, riuscire a fare il gol del pareggio. Gaston calció, Vaviano allungò la palla verso Gimenez che purtroppo non riuscì a stoppare e dovette inseguir la palla fuori dall’area, i secondi correvano, l’arbitro era già pronto a fischiare e a far finire quella partita quando Gimmy dalla sinistra crossó di nuovo, ancora Viviano a disturbare Agazzi che toccó la palla come potè facendola arrivare nella zona di Ramirez, che senza pensarci tiró al volo… la palla andó ad insaccarsi proprio sotto la traversa, appena otto secondi prima del novantaquattresimo minuto e del fischio finale!!!!

Gaston partì ad esultare sotto la curva seguito a ruota da Perez che lo abbracció e lo strinse il più forte possibile, e dietro tutti gli altri a festeggiar con lui, mentre lo stadio esplodeva, con tutti i tifosi festanti ad urlare, ed un boato si alzava dagli spalti per la felicità di quel pareggio guadagnato in extremis!!!!

Quello fu l’ultimo boato di quella stagione, ma non fu l’unico, era già successo altre volte, per la precisione tre, infatti al Dall’Ara quell’anno le partite non finivano al novantesimo, ma proseguivano fino all’ultimo secondo di recupero, niente era mai finito prima del triplice fischio dell’arbitro. 

Era già successo alla quarta giornata, quando Bologna e Udinese erano ferme sull’uno a uno ed al novantesimo Di Vaio buttó il pallone in rete dopo un calcio d’angolo di Siligardi e la spizzata di Mutarelli, regalando la prima vittoria stagionale alla squadra rossoblu…

Era successo anche nel recupero della quattordicesima giornata, contro il Chievo, quando sempre Di Vaio, dopo un triangolo al limite dell’area con Moras, entró in area e segnó il gol del 2 a 1, siglando la seconda vittoria consecutiva dopo la trionfale trasferta a Cesena, nel periodo più buio della gestione Porcedda, con gli stipendi non pagati e una società al limite del fallimento…

Ma era successo anche alla ventiseiesima giornata, contro il Palermo, quando il neo entrato Paponi, colpì perfettamente la palla e la buttó in rete dopo un ottimo cross di Cherubin, segnando il suo secondo gol consecutivo dopo quello nell’orribile trasferta di Genova contro la Sampdoria. Indimenticabile rimarrà sempre il salto che esultando feci addosso al ragazzo seduto sotto di me allo stadio, che all’ingresso in campo di Paponi si giró e mi disse “segna lui all’ultimo minuto di testa…” vi lascio solo immaginare quale fu la mia risposta a un’affermazione così fantascientifica!!!!

Quello col Cagliari alla ventottesima fu l’ultimo boato, con un pareggio agguantato in extremis dopo essere passati in vantaggio con Di Vaio ed esserci fatti superare dalle reti di Ragatzu e Cossu, un pareggio all’ultimo respiro subito dopo la vittoriosa trasferta a Torino contro la Juve e subito prima della vittoria a Lecce per 1 a 0.

Una stagione fantastica fu quella, per certi versi indimenticabile, con due cambi di proprietà, quattro presidenti, il rischio del fallimento ma sopratutto i quattro boati del Dall’Ara all’ultimo respiro, che misero a dura prova le fondamenta dello stadio e le coronarie dei tifosi, ma che rimarranno per sempre indelebili nei ricordi di tutti i rossoblu!!!!

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