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Sandy Flash Back – Il ritorno di re Marco – 25 ott

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Era la quinta giornata di campionato e la panchina di Papadopulo già scottava, bisognava battere il Livorno altrimenti, si dice, c’era già Mazzarri pronto per sedersi sulla panchina rossoblù. Il Bologna non era partito bene, due punti contro Fiorentina e Bari, e due brutte sconfitte contro Chievo e Milan, ma la cosa ancor peggiore era il numero di gol segnati, appena uno, segnato da Osvaldo alla prima di campionato ( tra l’altro, primo gol del campionato, perché il Bologna aveva giocato l’anticipo del sabato pomeriggio alla prima giornata controla Fiorentina). C’era bisogno di gol, c’era bisogno dei suoi gol, c’era bisogno di Marco Di Vaio… Il neo capitano, dopo i 24 gol della stagione precedente, fu costretto a saltare le prime due partite a causa di un infortunio che lo tormenterà per quasi tutta la stagione, e al suo rientro in campo, contro il Chievo, era ancora fuori forma, lontano anni luce dal bomber che ci aveva salvato.Era il turno infrasettimanale, si giocava la sera di mercoledì 23 settembre, e dopo appena sei minuti ecco la prima tegola (o fortuna….) per i rossoblù, Muttarelli durate un contrasto a centrocampo, cade male e si rompe il crociato, cambio obbligato, e dentro Mudingayi, che Papadopulo per problemi personali non poteva vedere. Le due squadre partirono male, il gioco non fu dei migliori, nessuna emozione e nessuna azione importante, fino al trentaquattresimo, quando Mingazzini dal calcio d’angolo crossa bene in mezzo all’area, e Portanova, saltando più in alto del suo marcatore, colpisce di testa e porta in vantaggio i rossoblù. Era il primo gol a Bologna per l’ex capitano del Siena, che già la giornata precedente, contro il Milan, aveva rischiato di segnare sempre da calcio d’angolo il gol del pareggio all’ultimo minuto. Passarono altri cinque minuti, a salvare il Livorno ci pensò la traversa, colpita da Vigiani con un tiro da fuori area. La partita proseguì tranquilla fino all’intervallo, e anche i primi sette minuti del secondo tempo non furono meglio, fino a quel momento, fino a quell’attimo, fino al ritorno di re Marco…. C’è una rimessa laterale per i rossoblù sulla trequarti avversaria, battuta lunga, Zalayeta al limite dell’area la spizzica di testa, e qui arriva lui, anticipa il difensore, si porta avanti la palla, e prima che un nuovo difensore lo anticipi in scivolata tira di destro sotto alle gambe del portiere De Lucia!!! Servivano i suoi gol, e Marchino non si è fatto attendere. Dopo i 24 gol nella stagione precedente, e il titolo di vice capocannoniere, Marco era stato promosso capitano della squadra nell’anno del centenario, e nonostante non giocò una delle sue migliori stagioni, a causa del ritardo di condizione iniziale e di un nuovo infortunio patito contro il Livorno nella partita di ritorno, contribuì lostesso coi suoi 12 gol a salvare la squadra per il secondo anno a fila, soprattutto segnando la doppietta vittoria contro il Parma alla quart’ultima giornata, che ci riportò a più cinque punti sull’Atalanta, alla vigilia dello scontro diretto a Bergamo. Tornando alla partita, da li al novantesimo non successe più niente di speciale, solo un gol clamorosamente sbagliato dall’ex Danilevicius, e qualche altra azione da parte della squadra amaranto, sospinta soprattutto da Candreva. Al fischio finale il Bologna potè festeggiare per la sua prima vittoria in campionato, ma soprattutto per il motivo più importante, il suo ritorno, quello di re Marco al gol!!! Per quanto riguarda Papadopulo, la sua carriera rossoblù durò altre tre partite, venendo esonerato dopo la sconfitta a Napoli, e venendo sostituito non da Mazzarri, che nel frattempo si era seduto proprio sulla panchina degli 

azzurri, ma dal Bolognesissimo Franco Colomba, e così, ebbe fine la storia rossoblù dell’allenatore che appena tre mesi prima era stato paragonato al papa su uno striscione apparso in curva, e che con molta modestia si prese i meriti di una salvezza che senza Marco Di Vaio non sarebbe mai arrivata.                               

 

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