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Sandy Flash Back – Non era tempo per loro – 13 Apr

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Era diventata quasi una colonia la loro a Bologna, erano quattro quella stagione e tra i tifosi c’era tanta voglia di vederli all’opera tutti contemporaneamente. Nell’estate del 2010 il Bologna di Porcedda acquistò il centrocampista Diego Perez e la stellina Gaston Ramirez che, aggiunti ai già presenti Britos e Gimenez (all’epoca ancora soprannominato Jimmy il fenomeno) portavano a 4 il numero di uruguaiani presenti in rosa. La curiosità di vederli tutti in campo titolari era tanta, sopratutto dopo averli visti durante lo scampolo di partita contro la Sampdoria la giornata precedente e, quel giorno a Palermo, il desiderio di molti fu esaurito, peccato che però non andò come tutti speravano.

Era il 17 ottobre 2010 e, al Renzo Barbera di Palermo, il Bologna guidato da Malesani sfoderò per la prima volta la sua armata bianco celeste al completo contro un Palermo guidato dalla classe di Pastore ma che in casa non vinceva da quasi sei mesi.

La partita mostrò da subito quale sarebbe stato l’andamento, con i rosanero che partirono a mille, misero da subito sotto i felsinei e andarono vicini due volte al gol prima con Pastore poi con Bovo che, di testa, colpì la traversa. Era praticamente uno show siciliano e, al diciassettesimo Pastore, con un tiro da venti metri, portò in vantaggio la sua squadra, mentre al ventesimo fu Ilicic, innescato da un retropassaggio sbagliato di Perez, a raddoppiare con la complicità di Viviano che non lesse bene la traiettoria del tiro dalla distanza. 

Nonostante il passivo sarebbe potuto essere anche peggiore il primo tempo finì col risultato di 2 a 0, l’esperimento sudamericano non andò nel migliore dei modi e Malesani decise lasciare negli spogliatoi uno spento Gimenez per Buscè sperando di dare un po’ più copertura ma, appena due minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco, Pinilla sovrastando fisicamente Rubin spedì di testa in rete un perfetto cross di Balzaretti. A questo punto il Bologna provò a riorganizzarsi per cercar di raddrizzar il risultato impensierendo Sirigu in più di un occasione, sopratutto con Di Vaio e con Bovo che di coscia rischiò l’autogol. Gli sforzi rossoblù furono premiati al sessantaseiesimo con Di Vaio che, di esterno destro in contropiede, segnò il gol del 3 a 1 riaccendendo una flebile speranza ma, forse svegliati dal gol, i rosanero ripresero a giocare, andando vicino al gol in tre occasioni con un tiro di Ilicic e con Bovo che sia di testa che su punizione sbagliò di poco la mira. Il gol del 4 a 1 arrivò all’ottantaquattresimo con Bacinovic che, lanciato da Nocerino, di prima da fuori area insaccò alle spalle di Viviano.

La partita finì, l’esperimento bianco celeste non andò nel migliore dei modi, forse non era ancora tempo per loro ma, nonostante la pessima “prima volta”, durante il continuo di quella stagione, i quattro trovarono più di un’occasione per rifarsi

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