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Sandy Flash Back – Papà papà, ho visto la serie A – 2 Mar

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Avevo paura, lo ammetto… avevo tanta, troppa paura, avevo presagi di tragedia, pensavo al peggio, e invece… e invece pensiero non fu mai più sbagliato, ma capitemi, ero bambino, era la prima volta che mi affacciavo alla massima serie e non ero pronto, pensavo davvero sarebbe stata una tragedia, che sarebbe stata durissima, insomma avremo giocato contro squadre come Juventus, Milan e Inter, loro erano forti e noi venivamo dalla serie B, come avremo fatto a resistere ad avversari così? Ci avrebbero schiacciato, massacrato e poi ci sarebbero ripassate sopra nuovamente senza un vero motivo, giusto così, solo per far capire quanto erano forti rispetto a noi pensavo…

Seguivo il Bologna solo da quattro partite, le ultime quattro giornate del campionato cadetto della stagione precedente, avevo visto due vittorie dal vivo allo stadio, avevo visto la promozione, e finalmente avrei visto la mia prima partita di serie A!!!

Era il 7 settembre del 1996 ed il Bologna, nel giorno del suo ritorno in serie A, affrontava la Lazio di Zeman al Dall’Ara. Il boemo decise di lasciar in panchina una futura conoscenza rossoblù, Beppe Signori, mentre Ulivieri poteva contare su un Fontolan in forma splendida, che si caricò la squadra sulle spalle e giocò una delle sue migliori partite di quel campionato.

I rossoblu si ripresentarono nel migliore dei modi nella massima serie, partendo fortissimo, prendendo da subito il controllo del gioco e andando più volte vicino al vantaggio, con Marocchi in due occasioni e con Andersson che entrò perfettamente in area palla al piede ma sbagliò il tiro mandandolo alto. Il vantaggio arrivò al trentacinquesimo con Fontolan che colpì di testa dopo un perfetto cross in mezzo di Bergamo esordiente in serie A. 

Il primo quarto d’ora del secondo tempo fu a tinte biancocelesti, l’ingresso di Signori ravvivò la squadra che andò vicina al pareggio prima con un tiro da fuori di Marcolin, poi con Casiraghi ma la palla uscì a fil di palo. I rossoblu si ripresentarono dalle parti di Marcheggiani al diciottesimo con Kolyvanov e sopratutto al trentacinquesimo quando Bresciani, da pochi passi, girò a colpo sicuro una torre di Andersson, con Nesta che si involò salvando miracolosamente la sua porta. Tre minuti dopo Signori segnò sotto l’ Andrea Costa, ma l’arbitro annullò per fuorigioco… non era ancora il momento dei suoi gol sotto quella curva, bisognava aspettare altri due anni…

Il triplice fischio dell’arbitro mise fin all’incontro, il Bologna si ripresentò in serie A con una vittoria e con l’obbligo di non montarsi la testa per il risultato portato a casa. Peccato che io quell’obbligo non l’avevo e, nonostante le paure iniziali rispetto al massimo campionato, a fine partita, dopo aver visto la mia terza vittoria consecutiva dal vivo iniziai a volare con la fantasia e a pensare che fossimo davvero fortissimi e che nessuno ci avrebbe mai sconfitto… immaginatevi il mio pensiero una settimana dopo al termine della gara vittoriosa a Verona… avremo vinto lo scudetto, ne ero sicuro!!! Povero bambino illuso che ero, non avevo ancora gustato “niente” della serie A, non avevo ancora capito veramente come andavano le cose, quella partita fu solo un antipasto della massima serie (un antipasto neanche troppo realistico a dir il vero se si pensa che ci fu solo un gol in una partita di una squadra di Zeman), capii col tempo, partita dopo partita cosa voleva dire stare veramente nel massimo campionato. In quel momento però non me ne fregava niente, mi volevo gustare tutto, volevo sognare e volare con la fantasia perché si, quel giorno ero contento, lo sarei stato comunque nonostante il risultato, perché quel giorno io non ero andato solo a veder una partita del Bologna, quel giorno io ero andato a vedere di più, molto di più, e lo dissi a mio padre, uscendo dallo stadio il motivo della mia felicità: Papà, papà… Ho visto la serie A!!!!

 

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