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Sandy Flash Back – Un minuto come un’eternità… – 7 Mar

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Domenica il Sassuolo farà visita al Dall’Ara per l’ottava partita del girone di ritorno del campionato, e già un particolare mi fa stare un po meno tranquillo in vista di questo incontro… Il Sassuolo Lunedi ha esonerato Malesani e richiamato l’ex allenatore Di Francesco. Non che il buon Eusebio mi stia antipatico, anzi, ma diciamo che contro di lui i rossoblu non hanno degli ottimi precedenti, infatti il mister neroverde ha affrontato il Bologna in solo due occasioni, riuscendo a conquistare i tre punti in entrambe, nel girone di andata quando vinse per2 a1 sotto la buffera del Mapei Stadium, e nel campionato 2011/12, quando da esordiente nel massimo campionato sulla panchina del Lecce, alla sua seconda partita in serie A, venne a vincere al Dall’Ara per2 a0 sotto un’altra buffera. Una partitaccia quella con i giallorossi, una prova agghiacciante della squadra rossoblu allora guidata da mister Bisoli, una delle tante prove da dimenticare il più in fretta possibile, perchè ok esser brutti, ma non così tanto!!!!

Se il primo pensiero che mè venuto pensando a Di Francesco è questa partitaccia, pensando alla squadra salentina non posso far a meno che ricordare uno dei momenti più esaltanti delle ultime stagioni rossoblu… 

Era il 17 maggio 2009, il Bologna terz’ultimo in classifica non era più l’unico padrone del proprio destino, doveva fare più punti possibili e sperare in un passo falso del Torino, davanti di un solo punto e impegnato nella trasferta di Napoli. 

Era una partita da vincere assolutamente, era una delle tante partite della vita, bisognava entrare in campo senza paura e far un sol boccone di quel Lecce ormai senza speranze, ma l’inizio fu una tragedia…

I giallorossi partirono fortissimo, decisi ad onorare fino in fondo quel campionato, sfiorando il gol in più occasioni, fino al trentunesimo minuto, quando Tiribocchi con un tiro al volo insaccó il pallone alle spalle di Antonioli e portó i salentini in vantaggio!!!

Sembrava non ci fosse più niente da fare, dopo quel gol tutto sembrava perduto, la voragine della serie B si era spalancata davanti alla squadra Felsinea, ed i tifosi rossoblu iniziarono a disperarsi da subito preparandosi alle partite del sabato, perchè quel gol rappresentava veramente la fine, sopratutto dopo aver visto la non reazione del Bologna in campo. 

Ma sette minuti dopo, nell’unica occasione in cui i rossoblu misero il naso nell’area giallorossa, Di Vaio, seppur in fuorigioco, riuscì a segnare con un tiro ravvicinato dopo un perfetto assist di Osvaldo,1 a1 e tutto da rifare, con più di quarantacinque minuti da giocare, le speranze (seppur deboli) dei rossoblu tornarono ad accendersi.

Dopo appena sei minuti del secondo tempo, ecco l’episodio che avrebbe potuto cambiar la partita e la stagione… Papadopulos, già ammonito, si tuffa a centrocampo simulando un fallo subito da Volpi, e vedendo che l’arbitro non fischia, inizia a insultarlo e mandarlo platealmente a quel paese, beccandosi il secondo giallo e venendo espulso. 

Ora la strada sembrava farsi in discesa per il Bologna, nel proprio stadio, con un uomo in più, in una partita decisiva, sembrava che niente avesse potuto più ostacolare la vittoria Felsinea quel pomeriggio, anzi si inizió a pregustare la goleada e il sorpasso in classifica ai granata, e invece… E invece il Torino andó in vantaggio2 a1 al San Paolo, e il Lecce inizió a giocare “alla morte”, mettendo sotto un Bologna con troppa paura di vincere, e andando vicino al gol del vantaggio in più di un occasione. Al novantesimo minuto, col risultato ancora fermo sul pareggio, tutto sembrava finito, il campionato sembrava ormai deciso, e i tre minuti di recupero sembravano essere soltanto un lungo conto alla rovescia, tipo quello che il 31 dicembre ci porta alla mezzanotte e alla nascita dell’anno nuovo, ma che invece di portarci all’anno nuovo ci portava sempre più verso il campionato cadetto e ad un centenario festeggiato tra i campi di Modena, Crotone e Padova invece che tra Milano, Roma o Torino. 

Ma al novantaquattresimo minuto, ben oltre il recupero assegnato dall’arbitro ecco che Castellini da centrocampo calcia la palla della disperazione facendo un lungo lancio al limite dell’area sulla testa di Moras, centravanti aggiunto in quegli ultimi minuti, che la tocca verso Di Vaio che di prima con la punta del piede la allunga dentro l’area dove si sta buttando a testa bassa Volpi…

Quanti film d’amore abbiam visto tutti nella nostra vita, obbligati dalle fidanzate che stanche delle nostre scappatelle sportive domenicali ci obbligano a portarle al cinema o a vedere in tv film che mai nella vita avremmo voluto guardare, e come scordarsi quelle scene in cui i protagonisti si baciano al rallentatore, quando il mondo sembra fermarsi e un minuto durare un eternità, questo furono quei pochi secondi per i tifosi rossoblu…

Volpi spuntó in mezzo all’area e toccó quel pallone di esterno anticipando l’uscita del portiere, segnando il gol vittoria!!!

Nelle teste dei tifosi quel secondo sembró durare una settimana, il pallone sembrava muoversi al rallentatore, e la porta sembrava quasi distante anni luce…

La palla entró, tutto lo stadio schizzó in piedi, ma prima di lasciarsi andare all’urlo liberatorio, tutti i tifosi girarono la testa verso il guardalinee, proprio come fece anche Sergio Volpi, per assicurarsi che non avesse alzato la bandierina e segnalato il fuorigioco…

Lo stadio esplose, l’urlo di gioia fu immenso, il Bologna era riuscito a vincere quella partita fondamentale, quando tutto sembrava perduto ecco che i sogni e le speranze dei tifosi tornarono ad accendersi, la serie A era di nuovo a portata di mano, e con la fortuna avuta nelle ultime settimane nessuno ormai credeva quasi più che quel campionato avesse potuto avere un finale negativo, nonostante quel maledetto punto che ancora ci divideva dalla gioia infinita!!!!

 

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