Bologna FC
Saputo, un piccolo sforzo per completare questa rosa (Stadio)
La prima partita, sotto la gestione di Italiano, ha dato buoni riscontri, nonostante l’avversario, l’Udinese, non fosse quello fra i più impegnativi. Ma la Società deve intervenire per colmare le lacune.
Il Bologna di ieri sera non è stato brutto e Vincenzo Italiano ha fatto una buona impressione. Ma c’è un grande problema: la squadra non è pronta per la Champions. Questo appare evidente, anche perché l’avversario di ieri era pur sempre l’Udinese, e la dirigenza è in forte ritardo. I 3 uomini simbolo – e l’allenatore – sono partiti, e se Calafiori e Zirkzee a cifre elevate, per trattenere Saelemakers bastavano 9 milioni. Uno in meno della spesa per Cambiaghi, giusto per non fare paragoni.
E non sono neppure arrivati rimpiazzi da Coppa dei Campioni.
Obiettivi del futuro
È vero, i protagonisti in campo di ieri non hanno giocato male ed una rosa come questa, anche solo al Bologna di quattro anni fa, sarebbe stata storica. Ma questo non è il Bologna del passato, deve fare un salto di qualità. Ovviamente, dire che servisse puntare esclusivamente sula Champions sarebbe utopia, ma almeno ad un posto nella zona di classifica tra Europa e Conference League si poteva ambire. Si doveva ambire, anzi.
I protagonisti di ieri
Siamo rimasti comunque ad una bella versione dei rossoblu. Bel gioco, belle azioni e pochi rischi, ma poca incisività. Come una torta da mettere in vetrina: bella, ma sta lì e nessuno la vuole.
Ndoye ha avuto tre occasioni enormi, e non le ha sfruttate. Ma, come ha detto Italiano, se migliora nella finalizzazione è un top della Serie A.
Mentre l’altro esterno, Orsolini, ha fatto una gran partita, si è dato da fare con umiltà ed ha anche confezionato un paio di palloni a Ndoye niente male. Oltre al rigore segnato. Solo che in attacco ha fatto quasi tutto lui, con un Castro molto grintoso, ma trovato male dai compagni. Il gol subito è frutto sicuramente di un calo di tensione dovuto al rigore parato. Ma questi momenti il Bologna non se li può più permettere, se vuole puntare in alto.
Italiano ed il “tentato Mottismo”
Anche Italiano ha avuto le sue colpe, ieri. Ha cercato, per diversi minuti, di replicare il suo predecessore, con tantissimi passaggi corti, ma senza successo. Davanti non c’è più Zirkzee, il più grande esecutore del gioco dei rossoblu. E si vede. L’allenatore deve rendere inoltre la squadra più precisa, anche magari senza cercare ossessivamente l’estetica del gioco, come con quel 75% di possesso palla di ieri. Speriamo che la stagione ci conceda gioie maggiori rispetto a questa prima giornata e che il gruppo a disposizione del tecnico di Karlsruhe venga completato, sennò quest’anno si faticherà molto.
(Fonte Stadio, Italo Cucci)
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