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Sartori a Etv: “Aspettiamo offerte per Orsolini e Dominguez, ma accettiamo il rischio di perderli a zero.”

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Questo pomeriggio il Direttore Sportivo responsabile dell’area tecnica del Bologna Giovanni Sartori è stato ospite del programma Sportoday su ETV Rete 7. Il DS si è espresso sulla stagione appena conclusa, sull’allenatore Thiago Motta e sul calciomercato rossoblù, sia in entrata che in uscita.

La frase che va di più ora a Bologna è: “Tanto c’è Sartori”. Tutti a Bologna hanno grandi aspettative. Si tratta di una responsabilità che percepisce? “Percepisco la responsabilità, ma comunque una società è composta da molte persone. Io mi sono trovato benissimo fin dall’inizio sia in società che in città, sono stato accolto benissimo. Non faccio miracoli, lavoro tanto ma insieme ai nostri collaboratori otteniamo risultati di gruppo. Sono solo una pedina in questo gruppo.”

Il suo legame con Bologna inizia dalla famiglia“Ricordo quando mio padre mi portava spesso a San Siro a vedere il Bologna. “

Che calciatore era? E come si è evoluta la sua crescita lavorativa?“Ero un grande lavoratore, ero un attaccante utile alla squadra. Ho iniziato nel Milan e chiuso la carriera nel Chievo, dove ho provato a fare l’allenatore in seconda. Dopo ho smesso ed ho cominciato a fare il consulente di mercato assieme a Malesani. Abbiamo vinto immediatamente il campionato e siamo andati in B. Avevo fatto il corso di direttore sportivo inizialmente tanto per fare: per l’allenatore non avevo chance e non ero capace. Dopo due anni è nato tutto, è stata un’intuizione dell’allora Presidente del Chievo.”

Poi è arrivata l’Atalanta. L’Atalanta rimane il modello a cui il Bologna ambisce un giorno. Rispetto all’Atalanta del 2014 quando è arrivato lei, il Bologna quanto è lontano? “Il Bologna che ho trovato quando sono arrivato era superiore all’Atalanta di allora. Il miracolo Atalanta però non so se sarà ripetibile. Noi comunque lavoriamo per fare salire il Bologna più in alto possibile.”

La piazza come l’ha trovata, vista da vicino?“Questa è una piazza esigente, perchè si trascina la storia del Grande Bologna. Ma allo stesso tempo ti segue, ti fa vivere e risponde anche presente ed è motivo di soddisfazione.”

Quali sono le caratteristiche che cerca in un giocatore che deve emergere? “Sono tante le caratteristiche che cerchiamo, non solo dal punto di vista tecnico ma anche comportamentale. E poi subentrano i costi.”

Sul budget a disposizione per il mercato“Abbiamo dei numeri ma cambiano di giorno in giorno. Dobbiamo essere pronti a tutte le soluzioni.”

Sugli ex senatori e sui prossimi“Ai senatori, se parliamo dei 5 che sono andati in scadenza, non abbiamo chiuso la porta, la abbiamo lasciata aperta. Thiago Motta ha lavorato molto sulla forza del gruppo, non ci sono i senatori classici ma un gruppo, anche i più giovani possono esserlo.”

Thiago Motta è il vostro allenatore al 100 percento?  “Non abbiamo mai pensato ad un Bologna senza Motta. Andiamo avanti con lui e ripartiremo con lui. Quest’anno ha dato carta bianca alla società, sappiamo le sue esigenze.”

Su Marko Arnautovic e la sua convivenza con Motta “Vedremo strada facendo se ci sarà ancora possibilità di tenere Arnautovic. C’era la possibilità del Milan, ma con il cambio di dirigenza forse le cose sono cambiate. Se dovesse restare speriamo possa dare al Bologna tutto l’aiuto di cui è capace. Arnautovic è stato fuori diversi mesi per infortunio, era un’esigenza tenerlo fuori perché che non gli hanno permesso di giocare.”

Su Joshua Zirkzee“Joshua è in linea con le aspettative, è giovane, può dare di più. Lui è un talento che speriamo esploda definitivamente.”

Sui contratti di Orsolini e Dominguez “Noi aspettiamo offerte ma dopo potremo anche toglierli dal mercato se dovessero andare a scadenza. Accetteremmo il rischio di perderli a zero e tenerli fino al 30 giugno 2024.

Ci sono incedibili in questo Bologna?“Nel calcio non esiste l’incedibilità di un giocatore. Sappiamo quelli che sono per noi incedibili.”

Si immagina di poter consegnare a Motta una squadra prima dell’inizio del campionato?“Questo è quello che vogliamo, ma di solito non succede.”

Su Musa Barrow“Il percorso di Barrow non l’ho vissuto interamente. Posso dire che ha fatto il suo. Un rendimento sufficiente, non altissimo nè bassissimo. Può dare di più.”

C’è qualche giocatore del settore giovanile interessante?“Ci sono giocatori come Amey che potrebbero unirsi alla prima squadra. Altri invece hanno bisogno di allenarsi e confrontarsi ancora, compreso Urbanski, con cui stiamo considerando un rinnovo di contratto.”

Quante partite vede in una settimana?“A Bologna ho cambiato per necessità il mio modo di gestire il lavoro. Mi fido dei miei collaboratori ed osservatori. Ho cambiato rispetto a prima il mio modo di lavorare.”

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