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Sartori: ”La chiamata del Bologna l’ho vista come un segno del destino. Arnautovic? Per noi è incedibile”

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Questa mattina, allo stadio Dall’Ara, è stato presentato ufficialmente Giovanni Sartori, nuovo capo dell’Area tecnica del Bologna.

”C’è un sentimento forte dentro di me nel cominciare una nuova avventura. Sono stato scelto da una società che fa parte della storia del calcio italiano, una storia fatta di risultati importanti, di grandi campioni e grandi allenatori. Voglio dire grazie a Saputo e Fenucci per aver pensato a me, il nuovo ciclo inizia con me. È un gesto di grande fiducia che voglio ripagare con il lavoro quotidiano, l’impegno e la riconoscenza verso il presidente, non conosco altre strade per dare le risposte attese dalla piazza. Vi confesso che quando è arrivata la chiamata l’ho vista come un segno del destino, perché il Bologna era la squadra di mio papà, e mi portava sempre a vedere il Bologna dei suoi idoli, di Bulgarelli, Pascutti, quello dell’ultimo scudetto. Avverto grande responsabilità verso una piazza che ho sempre stimato quando ci siamo incrociati da avversario. Il presidente ha detto che vuole dare una svolta all’area tecnica, e questo per me è motivo di orgoglio e di stimoli. Affronto la nuova avventura come un punto di partenza, verso un futuro da scoprire, sperando sia bello come le mie precedenti esperienze. Avrò bisogno dell’aiuto di tutti.
La squadra è buona, il lavoro fatto è stato positivo, poi si può sempre migliorare ed è la nostra speranza. L’obiettivo è provare a migliorare la classifica. I tempi non si possono decidere a tavolino, all’Atalanta i primi due anni sono stati di assestamento, non so se il presidente aspetterà due anni.
Arnautovic? E’ incedibile, è importante per noi. Non è sul mercato poi nella vita non si può mai dire mai, ma noi ripartiamo da lui.
C’è un percorso lungo da fare, quando l’Atalanta ha fatto il salto di qualità con investimenti importanti è stato l’anno peggiore dal punto di vista della classifica, speriamo di trovare giocatori funzionali al sistema del Bologna, per ripartire con Sinisa”.
Interviene anche Claudio Fenucci: ”E’ stato un percorso frutto di tanta bravura quello, era un mercato molto diverso, veniamo da due anni di Covid. Ci sarà una strada diversa probabilmente”.
Riprende la parola Sartori: ”La Coppa Italia? La finale si può raggiungere, io penso che con un po’ di bravura e un po’ di fortuna si possa arrivare alle fasi finali, potrebbe essere un obiettivo.
Mihajlovic? La scelta di Sinisa è stata collegiale, eravamo tutti d’accordo. Parlo ogni giorno in videochiamata con Sinisa, a mezzogiorno e alle 19. Parliamo di tutto, ho parlato con i suoi collaboratori e li ho conosciuti, abbiamo parlato del ritiro, della costruzione della squadra, di eventuali conferme. Del modulo parleremo più avanti, ci stiamo lavorando. Siamo sempre a Casteldebole, ci turneremo io e Marco. All’inizio sarò più presente vista anche l’assenza di Sinisa.
Settore giovanile? Il nostro sta lavorando bene, strada facendo vedremo.
La squadra pronta a inizio ritiro? Tutti gli allenatori vorrebbero la squadra fatta subito, alcuni nazionali si aggregheranno dopo. La squadra non potrà essere pronta per inizio ritiro
Quante cessioni? Dipende molto dal mercato, se non ci fossero richieste allora il mercato sarebbe bloccato e non dipenderebbe più da noi, penso che le cessioni possano essere due, non di più”.
Interviene Claudio Fenucci: ”Dipende anche dai rinnovi, abbiamo diversi giocatori in scadenza, e vogliamo rinnovargli, ma bisogna essere in due, vogliamo evitare altri casi Svanberg. Arnautovic è un punto importante per questa strategia, sarebbe impensabile oggi la cessione di Marko”.
Riprende la parola Sartori: ‘‘Il mercato dipenderà dalle cessioni, è tutto legato a queste. Se non accadrà nulla allora dovremmo intervenire in modo diverso e la squadra sarebbe quasi fatta.
Cosa mi ha convinto a venire a Bologna? Penso che si possa fare un buon lavoro, ci sono buone basi, migliorabili sicuramente, si può fare un buon percorso di crescita. Non ci ho pensato un minuto.
Se sento la pressione di una piazza annoiata? In questi dieci giorni di bologna ho capito che ci sono tante aspettative anche da parte vostra. Io l’ho detto prima, spero di ripagare la fiducia, per me è stato importante ricevere tutto ciò da saputo e da Fenucci. Sono qui pronto per lavorare con il massimo impegno.
Il rapporto con Gasperini e Gomez? Non voglio parlare del passato, anche se è stato un bellissimo passato. Ho 65 anni, sono trent’anni che lavoro, ci si aggiorna di continuo, non sono quello di 29 anni fa, ma il mio modo di lavorare non cambia molto”.

 

 

 

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