Bologna FC
Sartori: ”Non mi spiego il perché dei soli sei punti. Le aspettative erano altre”
Questa mattina, a fianco di Joshua Zirkzee, ha parlato anche Giovanni Sartori in merito al delicato momento che sta vivendo il Bologna.
Di seguito le sue dichiarazioni.
Ti aspettavi una partenza così in salita? Cosa succede?
”Diciamo che i tifosi non hanno tutti i torti. Se si guarda alla classifica e ai numeri c’è da preoccuparsi. Se si cambia tecnico è una sconfitta per tutti. Si spera sempre di non arrivare a una decisione di questo tipo. E’ stata una decisione molto sofferta, questo è il passato però e il presente è Thiago Motta: ha avuto 6 giorni per preparare la gara con l’Empoli dove siamo stati anche sfortunati in alcune situazioni. Dopo è arrivata la sosta ma abbiamo avuto pochi giocatori a disposizione e questo non ha aiutato molto l’allenatore. Ora bisogna andare avanti e si spera che il lavoro del tecnico porti i frutti, ci vuole un po’ di tempo ma la speranza è che questo tempo non sia troppo lungo. E’ normale che ci siano delle riflessioni da fare. Noi dirigenti abbiamo questo ruolo e dobbiamo individuare i problemi per risolverli. Ho guardato Verona-Udinese e ho fatto riflessioni: l’Udinese ha fatto 47 punti lo scorso anno, il Bologna 46, quindi il valore era simile. Oggi ci sono due squadre con differenza di 13 punti e io non riesco a capire il perché. Sono stati mesi di studio e decisioni, al di là del valore tecnico dell’Udinese non riesco a capire il perché dei 6 punti del Bologna. Nonostante il mio ruolo imponga di capire velocemente e intervenire.
Il Bologna è una squadra completamente diversa dallo scorso anno e il compito del tecnico è quella di riportarla alla normalità. La proiezione ora è 28 punti e questo non rispecchia il valore della squadra. Abbiamo perso giocatori, questo sì e sappiamo perché abbiamo dovuto perderli. Io penso che la squadra sia stata completata adeguatamente però ad oggi i risultati dicono che siamo in grande difficoltà. Siamo fiduciosi. Thiago sta lavorando molto bene, la squadra sono certo che abbia capito il momento. Sabato abbiamo la possibilità di dimostrare il nostro valore, non è una gara decisiva ma è importantissima. La Salernitana insegna che si possono cambiare i destini in poco tempo. Ci vuole grande attenzione però, bisogna ribaltare la situazione. Penso che bisogna essere sinceri e affrontare i problemi con coscienza, quello che abbiamo fatto non è bastato, serve di più a partire dal sottoscritto. Nessuno qui è contento, le aspettative erano diverse ma la realtà dice che abbiamo sei punti”.
Si aspettava di dover fare un mercato di rientro economico invece che di investimento?
”Quando sono venuto sapevo perfettamente che sarebbe stato un anno dove si doveva vendere e parte di questo sarebbe stato reinvestito. Purtroppo tanti sono arrivati all’ultimo ma questo non dipende dal Bologna ma dal mercato. Il mercato a volte però non permette di far arrivare i giocatori subito. Lucumì lo abbiamo trattato per ben due mesi e abbiamo rischiato di perderlo, i tempi non li decidiamo noi, ma li subiamo”.
Sull’atteggiamento dei giocatori.
”Se siamo messi così è perché tutti abbiamo commesso errori. Dire chi ha sbagliato, quando e perché non è giusto. Dobbiamo correggere gli errori”.
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