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Sartori vede solo rossoblù: no ad una big per rimanere a Bologna

Giovanni Sartori non ha alcuna intenzione di lasciare il Bologna. Il dirigente avrebbe anzi rifiutato offerte da altri club di Serie A.

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Giovanni Sartori, Calciomercato Bologna Oosterwolde (© Bologna FC 1909)
Giovanni Sartori (© Bologna FC)

Sono giorni felici in casa Bologna che nell’ultima giornata ha guadagnato altri due punti sulla Roma nella corsa alla Champions League. Per questo, la società rossoblù si muove trasversalmente all’interno della propria struttura tecnica e punta ai rinnovi. Ancor prima di Thiago Motta (per cui le trattative sono sempre in totale standby) c’è innanzitutto quello del Deus Ex Machina di questo Bologna, ovvero quel Giovanni Sartori che da Responsabile tecnico della società ha immediatamente costruito una squadra da “record” lo scorso anno e una da sogno quest’anno.

Sartori, il Bologna prima di tutto

Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi, Giovanni Sartori e il suo rinnovo sono al centro dell’attenzione in casa Bologna. L’idea del club sarebbe rinnovare il triennale, firmato nel 2022, fino al 2027. Almeno altre 4 stagioni per proseguire assieme un percorso assieme. Un’idea che sembra avere anche l’ex direttore sportivo dell’Atalanta. Infatti, nelle scorse settimane, secondo quanto riportato da Claudio Beneforti del Corriere dello Sport, il diesse lodigiano sarebbe stato contattato da due squadre di alto livello della Serie A. Una in particolare è il Napoli di Aurelio De Laurentiis che, dopo un anno senza una vera e incisiva direzione sportiva seguita all’addio di Giuntoli, avrebbe voluto Sartori alla guida dell’area sportiva dei partenopei. 

Il rifiuto

«No, grazie, sto bene a Bologna», la risposta di Giovanni Sartori ad Aurelio De Laurentiis. Così dopo un casting molto rapido, avrebbe ormai scelto Giovanni Manna della Juventus. Un rifiuto che racconta molto del lavoro di Sartori sotto le Due Torri. Infatti, è evidente anche dall’ottimo lavoro svolto che l’ex Atalanta si trovi alla grande nell’ambiente Bologna. A Bologna, Sartori ha tutto: ha la libertà di movimento, un budget adeguato alle richieste e alle ambizioni della società e un gruppo che lo segue con cieca fiducia.

A differenza di un ambiente come Napoli dove, sì, la società ha possibilità importanti, ma entrerebbe in un ambiente che pretende ambizioni e traguardi forse oltre la portata degli azzurri. Tralasciando l’ambiente di lavoro sempre molto condizionato dagli umori e dalle volontà della proprietà che, spesso, non lascia carta bianca all’area sportiva. Per esempio, a Napoli, Sartori non avrebbe potuto puntare in autonomia su Thiago Motta.

Bologna-Sartori, un progetto che può crescere ancora

Un addio anticipato, addirittura precedente alla scadenza naturale del primo contratto, sarebbe assurdo. Sartori ha aperto un progetto tecnico, un ciclo a Bologna, che non può fermarsi solo dopo due anni per quanto straordinario possa essere il finale di questa stagione. La società e Sartori assieme possono crescere ancora e consolidarsi a questo livello. Un addio avrebbe poco senso per tutti.

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