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Semplicemente Freuler: il Professore insegna ancora

Remo Freuler è una delle dighe di centrocampo fondamentali e cuore pulsante del gioco del Bologna, che trova il lui enormi certezze

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Remo Freuler con la maglia del Bologna (© Damiano Fiorentini)
Remo Freuler (©Damiano Fiorentini)

Il Bologna riparte dall’ultima vittoria in campionato contro il Monza e da alcuni dei suoi punti fermi in giro per il campo. Tra questi, è impossibile non nominare Freuler, che in forma o acciaccato, stanco o smagliante, fa sempre, in un modo o nell’altro, la differenza. Se il Bologna a oggi ha lo stesso numero di punti dello scorso anno (anche se il clima, invece, è decisamente più teso) una parte del merito è anche dello svizzero.

Freuler, un giocatore fondamentale

La ventata di positività che ha portato con sé la vittoria in casa del Monza dovrà essere la chiave per interpretare l’impegno casalingo contro l’Atalanta, dove Freuler sarà il grande ex di turno. Con la Dea, infatti, Freuler si è anche fatto le ossa in Champions League, mettendo da parte l’esperienza che lo rende un veterano in questo Bologna formato europeo.

Dopo l’Atalanta si dovrà pensare a una delle partite più attese del mondo rossoblù, quella in casa del Liverpool, dove servirà tirare fuori il coniglio dal cilindro per riuscire a trovare punti. Ma non serve correre, quest’anno si deve pensare partita dopo partita. Adesso la testa è rivolta all’Atalanta e sicuramente Freuler sarà tra quelli chiamati a equilibrare il gioco, alla ricerca della prima vittoria interna.

I numeri parlano chiamo: senza Freuler non si gioca, o meglio, si fatica. L’elvetico è infatti al primo posto nella classifica dei minuti passati in campo tra campionato e Champions League, per un totale di 497′ in Serie a e 103′ durante Bologna-Shakthar. Il totale fa 600′.

Non male, tenendo conto che Freuler ha 32 anni ma corre ancora come se ne avesse 20. Anche lui ha patito a inizio stagione, ma forse è stata anche la sua ripresa di ritmo che ha portato il Bologna ad alzare l’asticella. Che sia a 3 o 2, il centrocampo gira intorno a lui, sempre tra i migliori quando si tratta di costruire o creare qualcosa. Meno offensivo rispetto a qualche anno fa, ma sempre pungente e pericoloso anche da lontano.

Statistiche: lo svizzero al top per distanza media percorsa

Serve qualche altro numero per descrivere la “totalità” in campo di Freuler. Contro il Monza ha giocato 95 palloni, secondo in questa classifica solo dietro a Lucumi, passando 82 palloni (tra i quali ben 51 in avanti) con una percentuale di riuscita del 94%. Un dato nettamente superiore a tutti gli altri, da un lato e dall’altro, in campo a Monza. Non a caso, Remo è tra i migliori interpreti del ruolo in questo campionato. Non dimentichiamoci poi dell’assist servito a Castro, perfetto nei tempi e nelle scelte. L’apporto di Freuler, in conclusione, è totale.

Freuler corre, corre e corre. Corre sempre. Ancora una volta, non è un caso che in serie A solo due giocatori (Henderson e Gosens) hanno una distanza media percorsa superiore alla sua: 11,810 km. A Monza lo svizzero si è distinto con 11,584 km percorsi, distaccandosi dal secondo, Aebischer, a quota 11,484. E ancora: contro lo Shakthar ha toccato quota 12,9 km. Dati da top team europei.

L’elisir dell’eterna giovinezza è certamente nelle mani di Freuler, che sgamba senza sosta, facendo mangiare la polvere a giovani e giovanissimi, nonostante l’età del tuttocampista. Si tratta di una conferma rispetto all’anno passato, dove il Professore ha fatto magie tra campionato italiano e Nazionale. Italiano si fida ciecamente di lui, e prova di questo sono i minuti giocati e il fatto che sia al centro del progetto del Bologna.

Fonte: Davide Centonze – Corriere dello Sport, Più Stadio

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