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Serie A, ipotesi riapertura stadi a inizio ottobre
La stagione 2019/2020 volge al termine, ancora qualche 4 partite tra semifinali e finali di Coppe Europee e l’annata calcistica, forse, più pazza di sempre verrà archiviata definitivamente. Gli ultimi scampoli di questa assurda stagione coincideranno però con i primissimi raduni dei club di Serie A. Il prossimo massimo campionato dista ormai poco più di un mese, ma se il ritorno della Serie A è imminente, quello dei tifosi degli stadi è ancora tutto da definire.
La situazione è stata riassunta su calcioefinanza.it. L’ipotesi iniziale per i 20 club di Serie A era quella di un ritorno dei tifosi negli stadi sul finire dello scorso campionato. Il 10 luglio la Lega aveva infatti presentato al Governo e al Comitato Tecnico-Scientifico un documento nel quale si delineava una riapertura degli stadi al pubblico. Gli impianti avrebbero avuto una limitazione della capienza fino ad un terzo del totale dei posti disponibili. In quell’occasione per il CTS non prese in considerazione il documento, provocando amarezza negli organi direttivi della Lega.
Oggi la situazione non è cambiata granché, anzi nuova preoccupazione è sorta con il nuovo rialzo dei contagi. Per la Serie A la riapertura degli stadi è un punto fondamentale, poiché il cosiddetto “botteghino” rappresenta il 14% dei ricavi a bilancio. Per questo, sempre secondo calcioefinanza.it i club della massima serie e la Federcalcio si sono posti come obiettivo la riapertura in vista dell’inizio di ottobre, per la terza giornata di campionato. La riapertura, seppur parziale, avverrebbe nel weekend del 3 e 4 ottobre, ne beneficerebbe così anche la Nazionale impegnata durante settimana successiva nelle sfide con la Moldavia, a Parma, il 7, e contro l’Olanda, il 14, a San Siro.
Diverso discorso è stato fatto per le partite che riguardano il calcio giovanile e dilettantistico, categorie per le quali è già autorizzata la partecipazione agli eventi di massimo 1000 spettatori e possibilità di aumentare il numero di spettatori sulla base delle ordinanze regionali. Ed è in base a questo provvedimento che alcuni club di A stanno trattando con le autorità di competenza dei propri ritiri l’autorizzazione all’ingresso di un numero contingentato di tifosi per seguire gli allenamenti pre-stagionali.
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