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Skorupski e Ravaglia, le due certezze del Bologna tra i pali

Il Bologna ha due certezze tra i pali: Lukasz Skorupski e Federico Ravaglia, pronti a un altra stagione da protagonisti

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Lukasz Skorupski - convocato dalle sue nazionali
Lukasz Skorupski (© Damiano Fiorentini)

Durante le sessioni di calciomercato, soprattutto in estate, si parla di tutto e di tutti, letteralmente. Il Bologna, soprattutto quest’anno , è stato un esempio: dopo la scorsa stagione, ogni singolo elemento – o quasi – è finito sotto la luce dei riflettori. Quasi tutti inseriti al centro di voci: alcune vere, alcune forse, alcune davvero fantasiose. Strano da pensare ora, vista l’evoluzione degli altri reparti, ma anche i portieri non sono stati esenti da ciò: Skorupski e Ravaglia. I due, però, hanno avuto le idee ben chiare sin da subito: da Bologna non ci si muove, e anzi, si vuole raddoppiare.

Bologna, l’alternanza tra i pali è stata davvero una svolta

Tutti, il giorno di Bologna-Roma, erano certi di una grande prestazione di Federico Ravaglia? No, e i social sono lì apposta a ricordarcelo. Chicco, da buon secondo portiere, aveva disputato poco più di un mese e mezzo prima, la sua prima partita ufficiale in stagione, il sedicesimo di Coppa Italia contro il Verona. Ma chi lo vedeva tutti i giorni in allenamento, Thiago Motta, era da tempo che ne sottolineava i progressi. E quindi, ecco la Serie A. Dopo quel Bologna-Roma, giusto tre giorni dopo, c’è stata sempre la Coppa Italia, ma a San Siro: Inter-Bologna. In quattro giorno Ravaglia ha urlato forte: «Ci sono anche io», e se ne sono accorti tutti.

D’altronde, in quel momento, chi avrebbe tolto Lukasz Skorupski dai pali del Bologna? Un Bologna che, come poi ha dimostrato a fine campionato, era la terza difesa in campionato, e soprattutto grazie alle parate del polacco, che l’anno scorso ha alzato il livello come non mai da quando è sbarcato sotto le Due Torri. Ma, se si è arrivati a questo, è stato proprio grazie alla concorrenza: il posto andava davvero guadagnato, e anche quest’anno sarà così, proprio Skorupski lo ha dimostrato nelle prima due uscite di questo campionato.

Lukasz e Federico, due punti fermissimi

Come detto, un grande Lukasz Skorupski nella scorsa stagione. Ma anche un grande Federico Ravaglia, il quale, quando è sceso in campo, ha davvero fatto la differenza: una di quelle alternanze “strane”, se si pensa al ruolo, ma che ha portato benefici giganti. Si, perché ora il Bologna ha due certezze tra i pali, e due personalità che non hanno pensato un secondo di lasciare i Rossoblù, dopo quanto fatto.

Skorupski era stato sondato dal Napoli a inizio mercato, in un possibile affare con Meret, ma è stata una voce durata il tempo di un weekend. Lukasz ha vissuto l’altalena di Bologna e non è sicuramente questo il momento di scendere, anzi: dopo anni abbandona il numero 28 per prendersi il numero 1, dimostrazione lapalissiana delle intenzioni del polacco.

E poi c’è Ravaglia: il figlio di Bologna, per davvero. Cercato da Empoli e Parma, rifiutate gentilmente. Un ragazzo che lotta per la sua città non potrebbe mai e poi mai perdersi la sua squadra in Champions League, e la sua squadra non ha minimamente l’intenzione di perdere un prodotto del genere. Anche i tifosi sono di questo avviso: in quel di Valles invocavano il 34 a rimanere. Risposta? «Non mi muovo».

Italiano, alla Fiorentina, ha dimostrato come possa anche lui sfruttare l’alternanza tra i pali con una serie di impegni ravvicinati, e a differenza della Viola, qui ha due certezze. Chicco e Lukasz, Lukasz e Chicco: due colonne Rossoblù.

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