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Souvenir portoghese: un punto che tiene in corsa il Bologna

La difesa regge, ma l’attacco non segna. Il Bologna conquista il primo pareggio lontano da casa, con un atteggiamento degno di Champions.

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(© Bologna FC 1909)
Champions League: Benfica-Bologna (©Bologna FC 1909)

Ieri sera allo Stadio da Luz è arrivata per il Bologna la prima grande prestazione in Champions League fuori casa, festeggiata in concomitanza con gli 80 anni di Gianni Morandi. I rossoblù, ospiti di una squadra come il Benfica, anche senza Orsolini e terzini sinistri, hanno portato a casa un pareggio e una prova solida degna di competizione europea.

La corsa ai playoff è ancora aperta, ma la prossima gara valida è prevista a gennaio. Adesso conta solo il campionato: domenica arriva la Fiorentina.

Souvenir portoghese: un punto che tiene il Bologna in corsa ai playoff di Champions

Ma cosa rimane della prima trasferta portoghese? Il numero “zero” nella voce “vittorie” e l’ennesima partita senza gol. Ma se quella rete in fuorigioco dopo due minuti aveva gelato i tifosi del Bologna, ecco che la squadra si è messa in moto e ha scaldato l’animo del 3200 rossoblù. Un pareggio stretto, ma accolto con molto più entusiasmo rispetto al primo contro lo Shakhtar, dove i ragazzi di Vincenzo Italiano avrebbero dovuto cercare la vittoria più che mai.

Un signor turnover: esami di riparazione per l’attacco

Rivoluzione in campo per mister Italiano, che ha schierato una formazione inedita, priva di quasi tutti i suoi ormai leader: niente Freuler, Lucumi e Ndoye (subentrati solo gli ultimi minuti). Ci ha riprovato Dallinga, ma ancora niente. Urbanski ha cercato a dare il suo contributo in una posizione non comoda per lui, poi ancora Iling-Junior sulla sinistra: deluso non ha, ma il paragone con lo svizzero e persino con “El Nene” Dominguez diventa inevitabile.

Difesa da (quasi) 10 guidata da Sam Beukema

Ma se in fase offensiva in turnover non ha ripagato, non si può dire lo stesso della retroguardia rossoblù. Un quartetto granitico, a partire da Holm, schierato a sinistra per necessità, fino a Posch, passando per Casale e l’intoccabile Sam Beukema.

La matematica non condanna il Bologna, nemmeno per i gol subiti. Sette reti incassate in sei partite, una piccolezza in confronto a quadre posizionate ben più in alto dei rossoblù. Tre in più per l’Atalanta, due per la Juventus, uno del PSG e tanti quanti il Benfica.

Probabilmente servirà a poco per continuare il percorso europeo, ma sarà invece fondamentale per il futuro della stagione. Oggi riposo, da domani si torna a Casteldebole. Testa alla Fiorentina.

(Fonte: Sebastiano Moretto – Più Stadio)

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