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Spal vs Bologna 1 a 0: la cronaca del match – 3 mar

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E ci risiamo. Dopo due vittorie molto sporche contro Sassuolo e Genoa, il Bologna crolla nel derby contro la Spal. Il tracollo non avviene sul piano del risultato, visto che ai ferraresi basta una rete per strappare i tre punti. Il disastro rossoblù avviene sul piano del gioco e dell’atteggiamento. E nonostante ciò, la squadra di Donadoni ha avuto al 94’ la palla del possibile pareggio, ma Mattia Destro, l’eroe contro il Genoa, spara alto da zero metri. Ma riavvolgiamo il nastro.
L’inizio del Bfc è da incubo. In un campo ai limiti dell’impraticabilità, la Spal parte con il piede pigiato sull’acceleratore, mettendo gli ospiti alle strette. Il Bologna fatica ad uscire dalla propria metà campo e al sesto minuto si fa male Andrea Poli, già acciaccato durante la settimana…
Al suo posto subentra Godfred Donsah, ma è evidente che la squadra sia in difficoltà senza i fari Poli e Palacio. Piove sempre sul bagnato e come se non bastasse al decimo minuto viene espulso Gonzalez per una leggera trattenuta da ultimo uomo su Antenucci. Di fatto la partita del Bfc è già condizionata ed è tutta in salita.
Al tredicesimo Federico Viviani sfiora il gol su una punizione velenosa calciata rasoterra. Tre minuti dopo Grassi prova la botta dal limite dell’area: conclusione a lato e prodezza solo rimandata al secondo tempo…
I padroni di casa faticano a scardinare la retroguardia felsinea e dunque ci provano dalla distanza, grazie agli ottimi tiratori che ha a disposizione. Uno di questi è sicuramente Antenucci, il quale ci prova al 29’ con un missile mancino che si spegne di poco a lato. La porta sembra stregata per i ferraresi, specialmente quando cinque minuti dopo Lazzari fallisce da pochi passi una occasione colossale. Gli sforzi dei biancoazzurri non porta gli effetti sperati e le squadre vanno negli spogliatoi incredibilmente a reti bianche, anche se con ben sette cartellini all’attivo.
I due tecnici decidono di non operare alcuna modifica alle proprie formazioni. Semplici è convinto che il gol sia solo questione di tempo, mentre Donadoni spera nella buona tenuta atletica della propria squadra.
Alla fine hanno ragione entrambi. Il gol della Spal infatti arriva praticamente subito, tre minuti dopo la ripresa. Sugli sviluppi di un corner, Grassi si coordina benissimo e calcia di collo pieno. La sfera schizza sul terreno e inganna il tuffo di Antonio Mirante, il quale si lascia scappare il pallone tra le mani. Spal in vantaggio.
Anche Donadoni aveva però le sue buone ragioni per credere nella tenuta dei suoi ragazzi. Dopo l’1 a 0, infatti, la Spal da belva feroce si trasforma in agnellino. I Rossoblù non devono più temere le offensive dei padroni di casa, che pensano invece più a difendere il risultato preziosissimo. Va infatti spezzata una lancia a favore dei ferraresi: la pressione di questi tre punti è molto forte. Per la Spal conta solo vincere per uscire dalla zona retrocessione, e dunque c’è in palio moltissimo. Il Bologna invece può giocare con la mente libera e quando è così le gambe pesano meno di quelle avversarie, anche se si sta giocando in 10 contro 11. La sfida si fa dunque molto maschia e nervosa, senza grosse chance sia da una parte che dall’altra. E quando il quarto uomo annuncia i quattro minuti di recupero, la Spal sente davvero vicinissima la vittoria, ma anche in una manciata di secondi può cambiare tutto. Mattiello infatti stende ingenuamente Di Francesco, meritando il secondo cartellino giallo e conseguente espulsione. In 10 contro 10, e con Avenatti e Orsolini scatenati, i ferraresi subiscono gli ospiti. E al 94’ la beffa è cosa fatta: Orsolini fa fuoco e fiamme sulla fascia, entra in area e mette in mezzo un pallone di platino per Mattia Destro. Il numero 10 aveva risolto la partita con il Genoa, ma quest’oggi è il protagonista in negativo del match, sparando alto l’invito di Riccardo praticamente da zero metri!
La partita finisce qui: Spal batte Bologna 1 a 0.
Ormai non c’è più da illudersi: il Bologna non farà il salto di qualità tanto atteso e sperato. La squadra di Donadoni latita nel gioco da almeno due anni e i numeri parlano chiaramente, visto che l’allenatore ha la media di una sconfitta ogni due partite. Giugno sarà il mese giusto per vedere dei cambiamenti, ma nel frattempo c’è ancora un campionato da concludere dignitosamente.

Fonte immagine di copertina: Corrieredellosport.it

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