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Speciale Mondo Primavera: La giovane Italia (rossoblù) – 6 giu

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Marzo 2009. Palermo. Primo pomeriggio. La coppia Ghisoni-Nava si stava preparando per l’ennesima telecronaca insieme, quando squilla il cellulare: «Pronto Paolo, ho bisogno di una dritta. Adejo, Primavera della Reggina, cosa mi dici al riguardo?»

La chiamata arrivava direttamente dal prato del Meazza, dove la Reggina scendeva in campo con un giovanissimo sulla corsia di Maicon e Mourinho voleva sapere quali caratteristiche aveva…

Iniziò così l’esperienza de “La giovane Italia – gli Under 19 in cui crediamo”. La telefonata dello Special One gettò un seme che, sbocciando, nel 2011 diede vita alle pagine di un almanacco che con cadenza annuale si propone di individuare i migliori talenti del panorama calcistico nostrano. All’interno del libro, curato da un team illustre di giornalisti capitanati dal telecronista di Sky Sport Paolo Ghisoni, trovano posto gli Under 19 più promettenti che militano nelle categorie giovanili dalla Primavera in giù, analizzati in schede dettagliate che di ogni atleta raccontano profilo tecnico, fisico e psicologico oltre alla somiglianza calcistica e a svariate note personali.

Nello sfogliare il numero di quest’anno il Bologna ha di che sorridere: sono, infatti, addirittura undici le pennellate che tingono di rossoblù le pagne del prestigioso almanacco. Andiamole a scoprire.

 

Partendo dal talento più giovane, ecco Francesco Busi, difensore classe 2000 allenato nei Giovanissimi Nazionali da Gianluca Pagliuca, seguito dai ’99 Mattia Cozzari e Pablo Negri, entrati entrambi nel giro della B Italia Under 16 allenata dal CT Massimo Piscedda. A proposito di Negri, risale a pochi giorni fa un articolo firmato dall’ex Sportitalia Luca Brivio e pubblicato sul sito de “La giovane Italia” nel quale si elogiano la duttilità e la pericolosità sotto porta della punta rossoblù, spesso aggregata agli Allievi Nazionali nonostante la giovanissima età. Tra gli Allievi Nazionali di mister Paolo Magnani spiccano i nomi di Vincenzo Silvestro e di Aaron Mattia Tabacchi, che gli autori del tomo non esitano a paragonare rispettivamente a Federico Casarini e a Domenico Berardi. Silvestro è un centrocampista mancino dinamico e abile negli inserimenti, mentre Tabacchi viene descritto come esterno offensivo dotato di ottima agilità; entrambi hanno già assaporato la gioia dell’esordio in Primavera, categoria in cui Silvestro vanta già un gol in gara ufficiale, siglato alla Fiorentina nell’ultima giornata della regular season. Di un anno più maturi e già da tempo stabili in Primavera sono il portiere Mirko Albertazzi, associato al grande Angelo Peruzzi, e Lorenzo Colli, che per polivalenza e doti tecniche ricorda ai curatori del libro lo juventino Claudio Marchisio.

Scorrendo le pagine de “La giovane Italia” troviamo altri quattro talenti felsinei agli ordini di Leonardo Colucci: si tratta di Nicolò Scalini, Marco Maini, Alberto Rizzo e Diego Di Cecco. I primi due, uno centrocampista e l’altro difensore centrale, sono i capitani della Primavera tagata ’14-’15 nonché i più “vecchi” del gruppo, essendo nati nel 1995. Del ’97 è Alberto Rizzo, approdato in Emilia dal Trapani a gennaio seguendo le orme di Mancosu. Rizzo gioca terzino e nell’almanacco figura ancora come elemento del vivaio del club siciliano. Quello di terzino è anche il ruolo di Diego Di Cecco (in foto), uno dei talenti più fulgdi a disposizione di mister Colucci. Tenacia, personalità e propensione al sacrificio sono le caratteristiche che campeggiano sotto il suo profilo psicologico, mentre il tempismo, la tecnica e l’efficacia palesata tanto nell’accampagnare l’azione offensiva quanto nell’ostacolare le iniziative avversarie costituiscono le doti salienti che il team de “La giovane Italia” abbina al profilo tecnico del promettente esterno rossoblù.

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