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Sporting-Bologna 1-1: la Champions da 1 a 10

Si è chiuso un meraviglioso cammino: ora il Bologna può solo analizzarlo e imparare per sognare sempre di più in futuro

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Vincenzo Italiano (©Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano (©Bologna FC 1909)

Dopo lo Sporting, resta una domanda in testa. Il sogno Champions è finito o appena iniziato? Questo quesito può colpire tutti, dai più cinici agli speranzosi, ma è inutile cercare risposte ora per un futuro ignoto. Piuttosto, gli unici indizi che abbiamo a disposizione risalgono a questa esperienza. Una prima volta per molti, ma un sogno che Bologna vuole rivivere. Dunque, analizziamo la cavalcata rossoblu con le 10 statistiche fondamentali di un sogno ad occhi aperti. E, mi raccomando, non svegliateci.

1- La vittoria in Champions del Bologna

Otto partite, una vittoria. E’ vero che l’obiettivo dei rossoblu non era passare il turno bensì imparare, ma alcuni speravano in qualcosa in più. D’altro canto, però, assieme al Brugge la squadra di Italiano è stata quella con il sorteggio peggiore, e saper battere una delle più forti della scorsa edizione vale oro. In più, una notte come quella di martedì scorso è il sogno di una vita per molti. Saremo esagerati, ma può essere questa la forza motrice per ripartire a caccia di traguardi ancora più importanti?

2- Emil Holm

La crescita di Holm ai danni di Posch è arrivata principalmente grazie alle prestazioni europee dello svedese. Il numero due rossoblu ha infatti dapprima guadagnato vantaggio nelle gerarchie contro il Benfica, per poi confermarsi il migliore nella sua posizione nelle ultime due uscite. Dovrà stare attento ora, viste le voci di mercato su Davide Calabria dovute all’uscita proprio di Posch. Ma Emil ha tutto ciò che serve per mantenere il livello.

Vincenzo Italiano ed Emil Holm (© Bologna FC 1909)

Vincenzo Italiano ed Emil Holm (© Bologna FC 1909)

3- Le italiane ai playoff

Delle cinque italiane alla prima fase della Champions, solamente i rossoblu sono stati eliminati, e neppure in maniera esageratamente pesante. Dall’altro lato della classifica c’è l’Inter, già agli ottavi, mentre ai sedicesimi ci saranno Juventus, Atalanta e Milan, nonostante la sconfitta pesante contro la Dinamo. Se tra le migliori 24 d’Europa ci sono quattro italiane, vorrà di certo dire qualcosa sulla rinascita del calcio azzurro, almeno per club.

4- I gol dei rossoblu

Classifiche alla mano, solamente lo Young Boys ha fatto meno reti del Bologna. Il dato di per sè potrebbe sembrare allarmante, ma andrebbe confrontato con un altro punto di questa rubrica, il 9.

5- Gli ammoniti di ieri

La fatica fisica del doppio impegno si è fatta vedere fin dall’inizio, con dei rossoblu affannati in certe situazioni, ma non per questo meno combattivi. Con la gara di ieri, poi, la media dei cartellini (gialli, perché non sono arrivate espulsioni), è salita a 3.75 a partita. Tanti, è vero, ma sono un segnale di grande umiltà: i ragazzi di Italiano possono fare anche match sporchi, dote da affinare per superare avversarie del genere. Perché il bel gioco piace, ma i punti di più.

Italiano post Bologna-Borussia Dortmund

Italiano post Bologna-Borussia Dortmund (© Damiano Fiorentini / 1000 Cuori Rossoblù)

6- I punti del Bologna

Con una vittoria e tre pareggi, i rossoblu sono stati capaci di centrare il ventottesimo posto. Non un ottimo risultato, ma aspettarsi di più sarebbe stato oggettivamente complesso, tra le difficoltà dovute alle avversarie e un inizio a rilento. Bisogna invece prendere spunto dagli ultimi tre Bologna di Champions, che hanno dato l’idea di essere a casa, nei palcoscenici che gli appartenevano.

7- I contrasti di Pobega

Vicino alla doppietta, Tommaso Pobega ieri ha trovato la prima rete della stagione europea. Ma la sua partita è stata ottima anche sul piano fisico, richiedente strenue forze visti i ben sette contrasti (di cui ne ha vinti cinque). In più, con un 82% di passaggi completati, l’ex Milan e Torino si è dimostrato fondamentale anche come playmaker. Forse lui è l’unico che, per caratteristiche, ha le doti per mettere una pezza sulle assenze di Freuler. Servirebbe anche una miglior tenuta disciplinare, ma si migliora solo con l’esperienza

8- Gare di Champions

In otto gare, sono arrivate quattro sconfitte (Lille, Monaco, Liverpool e Aston Villa). Ma, anche contro la prima della lista, Italiano e i suoi hanno dato prova di grandi doti caratteriali, imponendo le proprie idee strenuamente. E questo atteggiamento, anche in caso di sconfitta, resta una prerogativa delle grandi squadre.

Pallone della Champions League

Pallone della Champions League (© Depositphotos)

9- Le reti subite dal Bologna

Avevamo già trattato dei pochi gol fatti nel quarto punto, ma bisogna anche considerare che, tra le eliminate, i rossoblu sono quelli che hanno subito meno reti. Un dato importante perché, se l’attacco ha faticato, la difesa si è già dimostrata “europea“.

10- Gli anni che Saputo ci ha messo per portare il Bologna in Champions

Dal 2014 al 2024. Sono stati dieci anni intensi, in cui i rossoblu hanno sofferto e si sono rialzati, anche quando la rosa era oggettivamente più modesta rispetto a oggi. Ragion per cui il premio offerto dalla sorte è stato la qualificazione in Champions, come Saputo aveva previsto al suo arrivo. Perfettamente ai suoi tempi, tra l’altro.

Ma se è dalle fatiche che si capisce la vera pasta di una squadra, lasciateci credere che questo Bologna sia il frutto del match, indelebile nella memoria collettiva, contro il Frosinone. Uno 0-4 al Dall’Ara che ci stava condannando, ma noi “Conosciamo la sconfitta, conosciam la Serie B, con orgoglio e appartenenza siamo sempre stati qui”. Questa è l’espressione migliore della grande famiglia rossoblu, sempre unita anche nella tempesta, e che ora può godersi un futuro che sembra roseo. Ciao Champions, non è un Addio.

Fonti: Sofascore, UEFA Champions League

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