Bologna FC
Sporting Lisbona-Bologna: contenti si, ma anche qualche rimpianto
Un Bologna che torna da Lisbona dopo una grande, ennesima prova: applausi e qualche rimpianto per non aver agguantato i tre punti

E anche l’ultima giornata di Champions League è andata in archivio. Sporting Lisbona-Bologna ha chiuso la campagna europea dei Rossoblù, sulla falsa riga dell’andamento generale di come è andata questa “prima volta” dopo più di sessant’anni tra i grandi: applausi e rimpianti.
Un grande, grandissimo Bologna per più di un’ora, quello visto allo stadio José Alvalade, capace di dominare la squadra primatista di Portogallo in lungo e in largo, senza però trovare l’affondo decisivo. E così, con la stanchezza che inevitabilmente sale, è arrivato il pareggio degli ospiti: ancora una volta, però, i Rossoblù hanno dimostrato la loro pasta.
Sporting Lisbona-Bologna: Rossoblù d’assalto
C’era chi pensava già alla prossima partita: forse, qualche rarissimo tifoso da casa. Non questo Bologna, che sin dal primi minuti in campo all’Alvalade ha dimostrato come volesse uscire da Lisbona con i tre punti. Un’orda Rossoblù, di nome e di fatto: subito un paio d’occasioni importanti, con Beukema che stampa la palla sulla traversa. Lo Sporting prova a reagire, ma il Bologna non lascia spazi e colpisce con Pobega, ancora da angolo. Il piano partita è quello di annullare i portoghesi sin dalla prima manovra.
E Sporting Lisbona-Bologna sembra avere uno spartito unico, grazie proprio ai Rossoblù e all’intelligenza tattica di Vincenzo Italiano, abile a preparare questo match in ogni minimo dettaglio: al resto, ci pensa l’intensità dei suoi. I Rossoblù vanno ancora vicino al gol, e sarà proprio questo, forse, l’unico piccolo neo a fine partita: non averla chiusa prima. Un secondo tempo che inizia esattamente come il primo: una sola squadra in campo, ma sfortunatamente ancora per poco.
Lusitani mai arrendevoli e premiati: Bologna, te ne vai comunque tra gli applausi
Italiano, lui un po’ si (e ci mancherebbe), guarda anche al futuro: dopo aver perso Ferguson dopo 10 minuti, non vuole rischiare ulteriormente e toglie Holm e Beukema. La squadra, ancora, non riesce ad affondare il colpo decisivo, pur arrivando quasi con facilità davanti a Israel, portiere dello Sporting. E così, inevitabilmente, arriva un cambio d’inerzia: i Rossoblù si abbassano, sia per il grande sforzo profuso e sia per la spinta di uno Sporting che ha bisogno di un punto per passare ai play-off.
E lo agguanta, questo punto, al 77′: Harder si fa trovare pronto nell’area piccola e insacca, togliendo un po’ il sorriso ai Rossoblù, tutti, presenti a Lisbona. Italiano, però, non si arrende e chiude con ben quattro attaccanti di ruolo più Fabbian: il mister la vuole vincere. Altri “sprechi”, però, non consentono ai felsinei di tornare a casa con i tre punti, e allora Sporting Lisbona-Bologna termina 1-1. Un Bologna che, però, ha dimostrato ancora una volta di aver onorato alla grande questa Champions League, partita dopo partita: un segnale forte, su come questa squadra in Europa possa dire la sua anche in futuro.
Fonte – Claudio Beneforti, Corriere dello Sport – Stadio
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