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Stadio – Aebischer l’equilibratore: per Motta è fondamentale

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Nelle ultime partite, soprattutto dopo l’infortunio dell’8 aprile occorso a Roberto Soriano, si è preso la titolarità per ben tre delle successive quattro partite (solo con la Juve è subentrato a 10’ dalla fine) e Thiago Motta non rinuncerebbe a lui per nulla al mondo in questo preciso momento: stiamo parlando di Michel Aebischer, un vero jolly per l’allenatore italo-brasiliano.

Per quando non incida in termini di gol o assist, Thiago Motta non lesina a scegliere il 26enne svizzero quando deve risolvere un problema dalla mediana in su, perché il 20 Rossoblù nasce come mezz’ala, ma quest’anno è stata la vera e propria riserva di Orsolini all’inizio, e in questo momento è il soldato perfetto per l’idea di gioco di Motta. Spieghiamo meglio: per il mister la fase difensiva deve essere compatta, di squadra, coinvolgendo anche gli esterni alti. Proprio su questo punto, troviamo un esempio lampante sul gol del Sassuolo lunedì sera, con Motta che striglia Orsolini per una non efficace difesa nella sua zona. Sappiamo cosa chiede Motta ai suoi ragazzi, e per questo motivo ha bisogno di gente come Michel: l’equilibrio. Aebischer, sul prato del Mapei, ha agito per la prima volta in stagione da punta, un vero e proprio “falso nove”, ma in fase offensiva lo svizzero non ha dato quanto ci si aspettava (tra tifosi e addetti ai lavori, ndr), svolgendo però un lavoro di schermatura fin quasi la linea di metà campo. Con l’ingresso di Arnautovic, la trama in attacco è decisamente cambiata, anche Motta ne era consapevole e lo aveva scelto per quello, ma il 9 Rossoblù dava minor copertura in pressione rispetto allo svizzero, passato a destra con l’uscita di Orsolini. Il lavoro di Michel è di sacrificio, è un lavoro che viene apprezzato più dai compagni e dalla squadra che dall’occhio del tifoso, il quale lo bacchetta per la poca incisività dalla trequarti in poi.

Michel è un giocatore indispensabile per il Bologna di oggi e per il suo condottiero, che non ha mai negato di cercare una situazione bilanciata tra le due fasi in tutta la partita (da notare il massiccio utilizzo di Kyriakopoulos in questo senso, ndr), e per quanto il suo tabellino reciti di un solo gol e un solo assist in 29 presente in questa stagione, il lavoro che svolge per la squadra va oltre ogni numero. Per questo motivo anche con la Roma lo svizzero è uno dei papabili a prendersi la maglia da titolare, forse questa volta di nuovo da esterno: ovunque sarà, sappiamo che Aebischer farà quanto richiesto da Motta e se questo è il bene della squadra, noi non possiamo che fidarci di loro. 

Fonte – Giorgio Burreddu, Corriere dello Sport – Stadio

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