Stadio – Bardi cerca il riscatto

Quella di Francesco Bardi è una parabola che segue un percorso strano. Da giovane promessa del calcio italiano, il portiere livornese si è trovato ad affrontare stagioni difficili in cui non giocava mai, prima di diventare un punto fermo del Frosinone nelle ultime stagioni. Adesso, a ventinove anni, vuole convincere il Bologna (e non solo) del suo valore.

Come racconta Dario Cervellati nel suo articolo, Bardi aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori portieri italiani degli ultimi anni. Protagonista in tutte le nazionali baby, il neo giocatore rossoblù vanta – insieme ad Andrea Pirlo – il record di presenze (37) in Under 21, segno delle importanti aspettative e delle grandi possibilità che sembravano attenderlo nel calcio dei grandi. L’esordio in Serie A a diciotto anni con la maglia del Livorno e la vittoria con l’Inter Primavera del Torneo di Viareggio (da miglior portiere della competizione), sembrano ulteriori prove, oltre che del suo talento, della strada spianata che il ragazzo sembrava avere davanti a sè.

Tuttavia, qualcosa si inceppa. Bardi non riesce a trovare continuità. Inizia a girare diverse squadre e anche al Chievo, dopo un ottimo inizio di stagione (in cui peraltro para due rigori), Maran decide di lasciarlo in panchina per le restanti giornate, lasciandolo in una situazione di difficoltà che continuerà anche all’Espanyol, club con cui non riesce a collezionare nemmeno una presenza in campionato. 

Nel 2016, Bardi ritrova finalmente minuti e fiducia al Frosinone, squadra di cui diventa leader in queste ultime stagioni. Le buone cose dimostrate fanno sì che la dirigenza rossoblù decida così di dargli una possibilità come vice Lukasz Skorupski. Nonostante il contratto annuale, l’idea è quella di prolungare l’accordo qualora il ragazzo dimostrasse a pieno le sue abiltà e il suo valore. Il destino è nelle sue mani: la speranza è che Bardi che possa fare bene, guadagnandosi una riconferma.

Fonte: Stadio, articolo di Dario Cervellati

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