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STADIO: Bigon predica calma, Gastaldello migliora, il Dall’Ara si infiamma – 28 set

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Lunga e interessante intervista quella che “STADIO” in edicola oggi ci propone con protagonista Riccardo Bigon, DS del Bologna dallo scorso giugno e capace di assemblare una squadra tanto giovane quanto ricca di talento. Il dirigente rossoblu parla a ruota libera, di se e del passato ma soprattutto del Bologna, liquidando in tono fatalistico la vicenda dell’estate legata a Amadou Diawara: “Chi ha fatto l’affare? Se diventerà un giocatore da 30 milioni il Napoli, altrimenti noi”. Chi vivrà vedrà, meglio concentrarsi sul presente dunque e senza montarsi la testa.

“Stiamo calmi”

L’intervista che Furio Zara ci offre sulle pagine del quotidiano copre quasi interamente le almeno due pagine che “STADIO” dedica ogni giorno al Bologna, e anche se non possiamo naturalmente riportarvi interamente il lungo e interessante botta e risposta tra il giornalista e Bigon ecco alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, quando gli viene fatta notare l’ottima partenza (10 punti in 6 gare) il DS rossoblu fissa immediatamente l’obbiettivo a 40 punti, alla salvezza dunque, che il resto se arriverà sarà qualcosa in più. C’è da essere contenti di quanto visto finora, ma un paio di giornate storte possono cambiare giudizi e classifica, per cui l’importante è lavorare e pensare partita per partita: in questo caso il Genoa diventa uno snodo importante, non decisivo ma importante per capire chi è il Bologna. Bigon ricorda poi il passato: il sogno di diventare un calciatore sulle orme di papà Albertino, mezzala del Milan della stella, la dura realtà di una carriera modesta e la rinascita a Reggio Calabria, alla Reggina, come uomo di società. Lì ha conosciuto Walter Mazzarri, che gli ha insegnato il calcio e che stima molto così come Rafa Benitez, con cui ha lavorato a Napoli. Si torna infine a Bologna: ha due anni di contratto ma spera di restare più a lungo, Joey Saputo gli piace perché non chiede solo quale calciatore arriva ma anche perché, Donadoni è bravo perché “cerca il bel gioco ma ha una mentalità sparagnina”. E questo primo mercato in rossoblu? Verdi sognava il Bologna, idem Di Francesco, Nagy e Krejci erano due pallini, Sadiq e Torosidis sono stati chiusi tardi ufficialmente ma già da tempo erano agganciati, Helander e Viviani sono arrivati tardi ma senza alcun dubbio. L’affare migliore in carriera? Cavani, mentre il peggiore è Edu Vargas. Ma sono cose che capitano a chi lavora. 

Gastaldello c’è

Intanto “STADIO” ci racconta dell’allenamento di ieri e del rientro in gruppo degli affaticati Gastaldello e Dzemaili, e in vista della prossima gara è assai probabile che Donadoni confermerà l’undici visto a San Siro contro l’Inter. L’unico dubbio è sul ruolo di terzino sinistro: Masina è stato positivo quando è entrato, e potrebbe riprendersi una maglia da titolare.

Si punta quota 20.000

Tanto entusiasmo in città per una squadra giovane e bella: Bologna risponde, e contro il Genoa si potrebbe arrivare alle 20.000 presenze. Il quotidiano ci riporta infatti che la curva Bulgarelli è già esaurita, e considerata la prevista massiccia presenza di tifosi genoani ecco che il Dall’Ara potrebbe raggiungere una capienza finora mai sfiorata anche per assenza di sfide di cartello, che ovviamente richiamano più persone. Mancano 5.000 tagliandi a oggi, non è impossibile che contro il Grifone lo stadio tornerà a vestirsi a festa, un effetto importante e raggiunto grazie alle buone prestazioni di una squadra che già entusiasma la città.

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