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STADIO: Bisogna affidarsi a Rossi – 16 set
Interessante articolo quello oggi in edicola con “STADIO” e a firma Lorenzo Longhi: il giornalista racconta un curioso antefatto della carriera di Delio Rossi, condottiero di un Bologna in crisi che però proprio sul suo allenatore deve fare affidamento in quanto professionista esperto già incappato in situazioni difficili e già uscitone più che bene. Per scoprirlo bisogna tornare indietro di oltre dieci anni, alla stagione 2003/2004, quella in cui Delio sedeva sulla panchina del Lecce. Come oggi, anche allora Rossi era arrivato a campionato in corso sulla panchina pugliese, in B, raggiungendo una A dove però la rosa decisamente troppo giovane aveva prodotto un avvio-shock: sconfitta, vittoria, poi cinque sconfitte di fila che avevano lasciato il Lecce a 3 punti dopo 7 giornate e con la peggior difesa del campionato. Poco per essere ottimisti, eppure ecco che intorno alla fine del girone d’andata, complice la fiducia della società che del suo mister non dubitò, avvenne la ripresa: 29 punti nelle 17 gare del girone di ritorno, salvezza conquistata con largo anticipo nonostante quattro posti riservati alle retrocesse e lodi incondizionate di tutti, critica e tifosi. La morale? Preoccuparsi ma non abbattersi e affidarsi al mister. Lui sa come si fa.
Interessante articolo quello oggi in edicola con “STADIO” e a firma Lorenzo Longhi: il giornalista racconta un curioso antefatto della carriera di Delio Rossi, condottiero di un Bologna in crisi che però proprio sul suo allenatore deve fare affidamento in quanto professionista esperto già incappato in situazioni difficili e già uscitone più che bene. Per scoprirlo bisogna tornare indietro di oltre dieci anni, alla stagione 2003/2004, quella in cui Delio sedeva sulla panchina del Lecce. Come oggi, anche allora Rossi era arrivato a campionato in corso sulla panchina pugliese, in B, raggiungendo una A dove però la rosa decisamente troppo giovane aveva prodotto un avvio-shock: sconfitta, vittoria, poi cinque sconfitte di fila che avevano lasciato il Lecce a 3 punti dopo 7 giornate e con la peggior difesa del campionato. Poco per essere ottimisti, eppure ecco che intorno alla fine del girone d’andata, complice la fiducia della società che del suo mister non dubitò, avvenne la ripresa: 29 punti nelle 17 gare del girone di ritorno, salvezza conquistata con largo anticipo nonostante quattro posti riservati alle retrocesse e lodi incondizionate di tutti, critica e tifosi. La morale? Preoccuparsi ma non abbattersi e affidarsi al mister. Lui sa come si fa.foto: gazzetta.it
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