STADIO: Bologna, sarà rivoluzione: chi parte e chi arriva per la prossima stagione! – 16 giu

Ricchissima sezione quella che “STADIO” in edicola oggi dedica al mondo del Bologna. Due pagine fitte di notizie, la maggior parte ovviamente legate al calciomercato e a quella che sembra a tutti gli effetti avere i contorni di una rivoluzione vera e propria, non certo “alcuni rinforzi mirati”. Donadoni ha chiesto e ottenuto garanzie e una squadra rinnovata, ed ecco tutte le notizie nello specifico.

Il Bologna si vede con la Juve: Mandragora, Orsolini e…Di Francesco

I tifosi non lo vedranno di buon occhio, ma il Bologna di Joey Saputo non ha alcuna acredine con la Juventus e anzi sta con questa intessendo numerose e interessanti trame di mercato. La principale è quella che porta a Rolando Mandragora, centrocampista duttile e di talento esploso nel Genoa giovanissimo e poi confermatosi a Pescara. I bianconeri lo hanno prelevato un anno fa con l’intenzione di crescerlo in casa e farne la riserva di Khedira, a cui assomiglia per caratteristiche, ma a Torino Mandragora – complici anche ripetuti infortuni – non è riuscito a imporsi. Potrebbe farlo – in prestito – a Bologna: la Juventus lo ha pagato 6 milioni più 6 di bonus, una cessione non è pensabile, tuttavia il ragazzo piace a Donadoni che ha già dato il suo assenso. Nell’incontro con la Juventus è stata rinnovata anche la clausola relativa a Federico Di Francesco: se il talento partirà la Juventus avrà una corsia preferenziale. Pare che le due società abbiano anche parlato del talento offensivo Orsolini e del giovane argentino Ascacibar, centrocampista che in patria paragonano a Mascherano e che piace a Marotta: entrambi i giocatori potrebbero finire in prestito a Bologna, così come Mandragora che adesso pare davvero vicino.

Rivoluzione in mezzo

Il ventilato cambio di modulo per la stagione 2017/2018, che vedrà il Bologna scendere in campo con il 4-2-3-1 in luogo del 4-3-3 utilizzato finora, determinerà anche una serie di mosse di mercato che riguarderanno il centrocampo. Ancora Furio Zara ci dice come l’unico certo di mantenere il posto in rosa sia al momento Adam Nagy, mentre partiranno sicuramente – il Bologna aspetta offerte – Donsah, Rizzo e uno tra Pulgar e Taider. Difficile anche rivedere Viviani, che può essere riscattato dal Verona per 5 milioni, una cifra che Bigon non intende sborsare. Si potrà parlare con gli scaligeri di un rinnovo del prestito, ma niente di più e soprattutto niente di certo. Chi arriverà? Piacciono Mandragora e anche Bradaric, interessa l’argentino Ascacibar, ma certo arriverà anche un uomo di esperienza e spessore in grado di sostituire Dzemaili: il nome caldo è sempre quello di Poli, ma il Bologna vaglierà anche altre piste.

Tripla trattativa con il Milan: Poli, Paletta, Mauri. Il sogno è Pavoletti.

Infine Giorgio Burreddu ci aggiorna come di consueto su quelle che sono le altre trattative legate al Bologna e al suo mercato, che presto potrebbe entrare nel vivo. Il più vicino a essere ufficializzato è il difensore Sebastian De Maio, ex-Genoa e Fiorentina che arriverà dall’Anderlecht, poi sarà il momento di stringere su Poli, che il Milan valuta 2,5 milioni e che potrebbe presto firmare un quadriennale. Sempre dal Milan si attende una risposta di Gabriel Paletta, che però sembra una trattativa difficile, mentre potrebbe essere più semplice prendere José Mauri in un’ottica di rivoluzione a centrocampo che verrà partire tanti elementi tra cui Godfred Donsah: il ghanese è richiesto dal Torino, che metterebbe sul piatto 6 milioni, bisogna valutare se il ragazzo può valere qualcosa di più. A rischio la posizione di Pulgar, che è stato coinvolto in una rissa in Cile: la società sta valutando se questo possa essere un danno d’immagine. In attacco il sogno sarebbe Pavoletti, ma sarà difficile concretizzarlo anche se dovesse invece diventare realtà il ventilato interesse per Desto da parte della Fiorentina. Pavoletti guadagna tanto, sarà difficile da accontentare. Più facili le operazioni legate agli uruguaiani della Ternana Cesar Falletti (a un passo) e Felipe Avenatti, che però viene conteso dal Verona neopromosso.

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