Bologna FC
STADIO: Bologna scopre Taïder 2.0 – 10 set
A vederlo sembra che non se ne sia mai andato. E in effetti non è che sia passato poi così tanto tempo. Eppure il Saphir Taïder che si presenta nuovamente ai tifosi del Bologna è tutto un altro giocatore: l’esperienza all’Inter lo ha maturato, e lui la considera non soltanto deludente, trovandovi anche diversi lati positivi. “Il primo anno è stato positivo, ho giocato abbastanza. Poi ho preferito andare altrove per trovare ancora maggiore continuità. Nessun rimpianto, penso solo al presente e sono fiducioso, perché conosco le mie potenzialità e so cosa posso dare alla squadra.” E cosa può dare lo sanno tutti qui, per primo quel Pantaleo Corvino che già quattro anni fa tentò di portarlo alla Fiorentina venendo però preceduto da Bagni, all’epoca DS rossoblù: centrocampista di rottura, grande corsa e buona qualità, una maglia pesante, il numero 8 che è stato di Bulgarelli: “La indosso anche in Nazionale. So bene che per il Bologna è un numero importante perché lo ha indossato un giocatore che ha fatto la storia del club. Non mi sognerei mai di paragonarmi a lui. L’unica cosa che posso fare è sudare con questa maglia in ogni partita e fare di tutto per onorarla.” Ecco il Taïder-pensiero dunque, il Taïder 2.0 che vuole ripartire da dove ha interrotto: “A Bologna sono arrivato da ragazzino, avevo 19 anni, e ho disputato due belle stagioni. Poi sono passato all’Inter e ho avuto anche la possibilità di giocare un Mondiale e una Coppa d’Africa con l’Algeria, maturando tanto come uomo e come calciatore. Per me tornare qui e poter dimostrare la mia crescita è una grande soddisfazione. Avevo anche altre opportunità e ho voluto pensarci bene prima di prendere una decisione definitiva. Ne ho parlato a lungo anche con la mia famiglia. Alla fine ho scelto Bologna.” Beh, bentornato Saphir.
A vederlo sembra che non se ne sia mai andato. E in effetti non è che sia passato poi così tanto tempo. Eppure il Saphir Taïder che si presenta nuovamente ai tifosi del Bologna è tutto un altro giocatore: l’esperienza all’Inter lo ha maturato, e lui la considera non soltanto deludente, trovandovi anche diversi lati positivi. “Il primo anno è stato positivo, ho giocato abbastanza. Poi ho preferito andare altrove per trovare ancora maggiore continuità. Nessun rimpianto, penso solo al presente e sono fiducioso, perché conosco le mie potenzialità e so cosa posso dare alla squadra.” E cosa può dare lo sanno tutti qui, per primo quel Pantaleo Corvino che già quattro anni fa tentò di portarlo alla Fiorentina venendo però preceduto da Bagni, all’epoca DS rossoblù: centrocampista di rottura, grande corsa e buona qualità, una maglia pesante, il numero 8 che è stato di Bulgarelli: “La indosso anche in Nazionale. So bene che per il Bologna è un numero importante perché lo ha indossato un giocatore che ha fatto la storia del club. Non mi sognerei mai di paragonarmi a lui. L’unica cosa che posso fare è sudare con questa maglia in ogni partita e fare di tutto per onorarla.” Ecco il Taïder-pensiero dunque, il Taïder 2.0 che vuole ripartire da dove ha interrotto: “A Bologna sono arrivato da ragazzino, avevo 19 anni, e ho disputato due belle stagioni. Poi sono passato all’Inter e ho avuto anche la possibilità di giocare un Mondiale e una Coppa d’Africa con l’Algeria, maturando tanto come uomo e come calciatore. Per me tornare qui e poter dimostrare la mia crescita è una grande soddisfazione. Avevo anche altre opportunità e ho voluto pensarci bene prima di prendere una decisione definitiva. Ne ho parlato a lungo anche con la mia famiglia. Alla fine ho scelto Bologna.” Beh, bentornato Saphir.(Articolo tratto da “STADIO” in edicola oggi. Siamo stati alla presentazione di Taider e il nostro articolo con video lo trovate a QUESTO LINK)
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