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Stadio – Bologna-Torino: i “dubbi” del giovane Thiago

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I soli 40 anni di Thiago Motta (fino ad un mese fa il più giovane degli allenatori di Serie A, dietro solo a Paolo Zanetti, 39, poi sono giunti Raffaele Palladino, 38, e Salvatore Bocchetti, 35) non fanno di lui un mister poco esperto e poco”tattico”: ieri, negli allenamenti di rifinitura in vista della partita contro la squadra di Ivan Juric, ha creato diversivi per confondere eventuali emissari granata.

In difesa, nonostante la validissima prova di Adama Soumaoro contro il Monza, ha provato Stefan Posch di fianco a Jhon Lucumi, trasferendolo dalla fascia al cuore del reparto arretrato. L’austriaco, di professione centrale di difesa e, alla bisogna, esterno basso di destra, ha conquistato la stima del suo allenatore che lo sta rendendo “centrale” al suo modulo di gioco. Bocciato quindi Soumaoro? Assolutamente no, ma l’abilità di Thiago sta nel tenere tutti sulla corda e non dare “punti di riferimento” ad eventuali osservatori esterni.

Sulla fascia destra l’allenatore ha provato Lorenzo De Silvestri, rispolverando il vice capitano nel suo ruolo, mentre fra i non “casaccati” ha giocato Denso Kasius, che ritrova il campo dopo un paio di settimane fermo in infermeria.

A centrocampo, a fianco dell’inamovibile Gary Medel, si è rivisto Jerdy Schouten (“Deve solo lasciarsi andare – ha detto in conferenza stampa Motta – lo considero un grande giocatore“), che potrebbe, usiamo il condizionale, prendere il posto di Lewis Ferguson o essere stato provato, in alternativa, in vista del big match di mercoledì contro l’Inter. Tatticismi di un allenatore che non lascia nulla al caso.

Come nulla al caso lascia in attacco: il dubbio (Marko Arnautovic o Joshua Zirkzee) verrà sciolto solo alle 12.30 di domani. Una cosa che già adesso possiamo dire con ragionevole certezza è che i due non sono ancora pronti per giocare insieme, ma il futuro è tracciato. E’ molto probabile che l’assetto anti-Torino ricalchi quello utilizzato a Monza. Ma attenzione al ritorno di Riccardo Orsolini: “ha tutte le carte in regola per essere sempre determinante, dall’inizio o dalla panchina“. Una freccia in più all’arco “tattico” di Mister Thiago Motta.

(Fonte Giorgio Bureddu – Stadio)

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