Bologna FC
Stadio – Bologna-Torino: la sfida parte durante il mercato estivo
Quella che inizierà alle 12.30 di questa domenica, un lunch match che apre di fatto il pomeriggio sportivo della Serie A, non è che l’epilogo di una “sfida” che dura da qualche mese e, precisamente, dal mercato estivo, quando Bologna e Torino si sono sfidate su diversi e differenti giocatori, per allestire la squadra per la stagione 2022/23, non dimenticando che il Torino ha fatto ripetute offerte per Musa Barrow e Riccardo Orsolini, senza però riuscire a portare uno dei due giocatori sotto la Mole.
E ricordando che, all’inizio del 2019 (quando arrivò a sedersi sulla panchina del Bologna Sinisa Mihajlovic), furono proprio due giocatori che provenivano dal Torino (Roberto Soriano e Lyanco Evangelista) ad aiutare la squadra a far svoltare la stagione fino allora pessima, mentre oggi il Torino ha in Pietro Pellegri (fidanzato di Viktorija Mihajlovic, figlia di Sinisa) il suo centravanti di riferimento, il mercato di quest’estate è stato quello che ha segnato l’inizio di questa sfida. Vediamo come.
In principio, una volta perso Matteo Lovato, fu Peer Schuurs, difensore centrale che faceva tanta panchina all’Ajax, su cui il Bologna aveva puntato gli occhi per primo: ci furono però alcuni ritardi e alcuni tentennamenti da parte della società felsinea e il prezzo del giovane olandese salì fino ad arrivare alla cifra di 11 milioni, a cui aggiungere 2 di bonus e il 20% sulla futura rivendita. Troppi, pensò Giovanni Sartori, che con quella cifra alla fine ne avrebbe comprato 3: Jhon Lucumi, 8 milioni di euro, Stefan Posch, prestito gratuito con il riscatto fissato a 4 milioni, e il giovane uruguaiano Joaquim Sosa, per 1,5 milioni. Schuurs finì al Torino e oggi è il perno della difesa a tre di Ivan Juric. Ma battaglia c’è anche stata su Aleksej Miranchuk dell’Atalanta, trequartista russo finito poi al Torino, giocatore su cui Giovanni Sartori aveva posto la sua attenzione, in alternativa a quel Josip Ilicic che poi, dopo una lunghissima telenovela, si è accasato al Maribor, senza però aver giocato, da allora, nessuna partita.
Oggi sarà il campo del Dall’Ara a parlare e a sentenziare quanti punti andranno a quale squadra: entrambe vengono da due vittorie consecutive (Lecce e Monza il Bologna, Udinese e Milan il Torino), a cui va aggiunta la vittoria in Coppa Italia (Cagliari per i rossoblù emiliani, Cittadella per i granata) e vogliono continuare questo cammino virtuoso.
Per il Bologna si tratta del primo e vero esame di qualità che, con la guida di Thiago Motta, deve affrontare: solo dopo questi 90 minuti potremo dire se la “mano” dell’allenatore italobrasiliano è stata ben assimilata e poter iniziare a guardare il futuro con la volontà di procedere in avanti, verso la parte sinistra della classifica, senza doversi guardare indietro e preoccuparsi della zona retrocessione.
(Fonte Claudio Beneforti – Stadio)
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