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STADIO – Capitolo difesa: tra infortuni e squalifiche tutte le variazioni di Donadoni – 5 Mar

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Con ogni probabilità contro la Lazio Donadoni schiererà il quartetto difensivo numero 15 in 27 partite. Con la squalifica di Torosidis e gli infortuni di Gastaldello e Krafth (anche se convocato), le possibilità sono poche ed il mister si ritrova nuovamente ad operare cambi di interpreti nel reparto arretrato, figli di squalifichi ed infortuni. A questo ci aggiungiamo le scelte tecniche, che hanno trasformato ripetutamente i quattro di partenza secondo l’andamento delle prestazioni in campo ed in allenamento. Per due terzi del campionato il Bologna ha subito delle defezioni in difesa la settimana prima della partita, rendendo abbastanza comprensibili le scelte di Donadoni. Krafth e Torosidis a destra si sono divisi quasi paritariamente il posto da titolare, con qualche apparizione di Mbaye nel mezzo. Sono tre anche i giocatori che si sono alternati a sinistra, nonostante il titolare sia solo uno, Adam Masina, con Torosidis e Mbaye a coprire la sua zona di campo quando indisponibile. Al contrario delle fasce la zona centrale della difesa ha vissuto una stagione alquanto problematica: nonostante il duo ideale per Donadoni fosse composto da Gastaldello e Maietta per esperienza e complementarità, i due hanno giocato insieme dall’inizio appena 12 partite. Emblematico il caso Oikonomou, che ad inizio stagione sarebbe dovuto essere il partner di Gastaldello, dopo la gara dell’andata a Napoli è finito in panchina, per poi sparire dalle rotazioni dopo la partita dell’Olimpico contro la Lazio. Ora dopo alcune prestazioni positive si può dire un giocatore recuperato, anche se hanno supplito alla carenza difensiva pure Helander ed anche Ferrari, insieme a Torosidis reinventato centrale da Donadoni. La difesa tipo potremmo comporla con Torosidis a destra, Gastaldello e Maietta al centro e Masina a sinistra, il quartetto che si è visto assieme più spesso, nonostante questo “più spesso” rappresenti meno di un terzo delle partite. Più per necessità che per scelta.

 

(Fonte: Stadio; articolo di Lorenzo Longhi)

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