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STADIO: Da Bulgarelli a Mancini, storia dei giovanissimi rossoblù – 01 ott

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La squadra che quest’anno stenta, guidata da Delio Rossi, è giovanissima: eppure in casa Bologna si è sorriso alle parole di Amadou Diawara in conferenza stampa ieri, quando ha ricordato che “la qualità non ha età”. A Bologna lo sanno bene, visti i tanti giovanissimi qui lanciati e poi esplosi ad alti livelli, nomi che Lorenzo Longhi ricorda oggi in un articolo su “STADIO”. Nomi come il più famoso e amato, quello di Giacomo Bulgarelli, nato in città e esordiente in rossoblù a 18 anni e mezzo, minorenne visto che si parla del 1959 e la maggiore età la si raggiungeva a 21 anni. Sarebbe stato una stella sul solco dei tanti campioni giovanissimi del periodo precedente la guerra, non sarebbe stato l’ultimo. Anzi: Longhi ricorda tanti nomi di giovanissimi “deb”, da Ezio Pascutti (18 anni, precedette di tre anni Bulgarelli esordendo nel 1956) a Eraldo Pecci e Franco Colomba, due tra i tanti lanciati nella mischia da quel grandissimo e coraggioso scopritore di talenti che corrispondeva al nome di Bruno Pesaola. Che anni dopo lancia anche Stefano Chiodi, 18 anni e gol al debutto in A contro il Milan, al quale poi passerà per un’avventura dolce-amara: tornerà in rossoblù poche stagioni dopo, e in una gara del 1981 verrà sostituito da un altro giovanissimo talento di cui si dice un gran bene, Marco Macina da San Marino, il quale invece si perderà quasi subito – ancora in un passaggio al Milan – mentre esploderà fragorosa la stella di Roberto Mancini, che a Bologna resterà giusto il tempo di esordire per poi diventare grande, grandissimo, con la Sampdoria. Longhi conclude la carrellata sui “grandi nomi” con Giancarlo Marocchi, poi ricorda anche chi comunque la sua carriera l’ha fatta, da Tarozzi a Gamberini passando per Zaccardo, “che non sarà il nuovo Cafu ma un Mondiale lo ha vinto”. E adesso? Corvino ha messo a disposizione di Rossi tanti giovani, difficile che nessuno di questi sfonderà a grandi livelli. Tutto sta nel momento di passaggio: il futuro è adesso in casa Bologna.

foto: bolognafc.it

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