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STADIO: Destro di corsa e via ai riscatti – 25 gen

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Nel giorno in cui Diego López, ex-guida del Bologna in B pre-Saputo, torna in sella diventando il quarto allenatore a sedere sulla caldissima panchina del Palermo, “STADIO” in edicola oggi ha molto da dire riguardo al mondo rossoblu: ben tre pagine che parlano di rinnovi, giocatori ritrovati e altri che sono ancora da ritrovare e per cui, anzi, la pazienza sta finendo.

Via ai riscatti, calciomercato e una certezza: Džemaili a giugno andrà via

Furio Zara esordisce spiegando la situazione di tre giocatori che sono a Bologna, vestono il rossoblu, ma non sono al 100% proprietà del Bologna. E se per il centrale svedese Helander è solo questione di tempo, con il riscatto automatico a 2 milioni che scatterà a giugno, diverso è il discorso che riguarda Federico Viviani e Umar Sadiq. Per il primo, centrocampista che pare finalmente essere riuscito a imporsi nelle gerarchie di Donadoni, sarà decisivo il prossimo mese: è sotto esame, l’ex-talento della Roma mai davvero affermatosi, e il suo cartellino costa 5 milioni, cifra non esagerata con i prezzi di oggi ma che vale comunque una riflessione da parte della società. Per Sadiq invece tutto appare nebuloso: causa infortuni e acciacchi vari si è potuto vedere davvero poco del giovane talento nigeriano, e il rientro che continua a slittare non aiuta a prendere una decisione in merito, neanche sull’eventuale rinnovo del prestito. Mentre aspetta Sadiq infatti il Bologna continua a seguire Budimir della Sampdoria, a cui ha negato Oikonomou: come Donsah, il greco è finito fuori dal mercato, farà parte degli uomini di Donadoni sicuramente fino a giugno. Quando saluterà sicuramente Blerim Džemaili, autentico trascinatore della squadra fino ad oggi. Lo svizzero ha un accordo per andare in MLS, e a spazzare eventuali dubbi ha provveduto il DT dei Montreal Impact Adam Braz, che ha confermato come questo affare a giugno si farà al 100%. 

Destro ringrazia, ma i tifosi hanno fretta

Curioso lo scambio di battute avvenuto ieri su Facebook tra Mattia Destro e i tifosi del Bologna e che ci racconta Furio Zara. Arrivato tra grandi aspettative, pagato 10 milioni e dotato di indubbie qualità purtroppo finora mai compiutamente espresse – se non a Siena – il numero 10 rossoblu ha reso finora sotto le aspettative: a secco da sette gare (otto considerando la Coppa Italia) Destro ha voluto ieri ringraziare pubblicamente i tifosi per un sostegno che non è mai venuto a mancare nella maggior parte di quelli che assiepano gli spalti dello stadio Dall’Ara, e le risposte che ha avuto sono state di diverso tenore: chi ne ha comunque sottolineato l’impegno e i movimenti, chi ha ironizzato dicendogli che prima bisogna prendere il pallone, poi fare qualche assist e magari dopo si passerà al gol e chi anche ne ha impietosamente sottolineato i numeri in carriera, dicendosi dunque poco stupito dei soli tre gol realizzati fino ad ora. La maggior parte dei tifosi lo ha però ringraziato e incoraggiato, dicendosi convinta che se troverà la giusta convinzione potrà essere il bomber che fino ad oggi è stato solo a sprazzi. Destro deve credere in se stesso, concetto già espresso più volte da Donadoni. Chi vivrà, vedrà.

Krejčí e Krafth, il Bologna ha il “K Factor”

Alberto Polverosi e ancora Furio Zara infine fanno un focus su due giocatori rossoblu tornati in un momento decisamente positivo, Ladislav Krejčí e Emil Krafth. Il ceco, ala offensiva vecchia maniera e autore di un inizio di stagione esaltante, dopo una naturale flessione è tornato a fornire ottime prestazioni, e l’assist contro il Torino lo ha issato a quota 6 passaggi decisivi in stagione, gesto tecnico in cui in tutta la Serie A è secondo soltanto al napoletano Callejon: dal 2010, in questa particolare classifica, mai nessun giocatore del Bologna ha fatto meglio. Il terzino svedese invece pare essersi definitivamente impossessato della titolarità nel ruolo a discapito di Mbaye e Ferrari, che non a caso sembrano essere in partenza: il senegalese ha rifiutato diverse offerte ma non rientra nei piani di Donadoni, idem il giovane bolognese, che però rappresenta un patrimonio societario (ha appena rinnovato fino al 2021) e potrebbe partire in prestito per trovare continuità di utilizzo.

foto: ilrestodelcarlino.it

 

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