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STADIO: Destro, l’ora della verità – 29 mar

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“Destro, la verità” è il titolo in copertina nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport – STADIO” che potete trovare in edicola oggi, argomento che viene rilanciato, dopo il doveroso focus su Italia-Olanda giocata ieri sera, anche nella pagina che il quotidiano sportivo dedica come di consueto ai colori rossoblu, dove viene ribadito “Destro, è l’ultima occasione”. L’ultima occasione per riprendersi quel ruolo di bomber perduto, l’ultima occasione per scrivere il futuro e per confermarsi il cardine del progetto di Saputo a Bologna. 

Nove gare per cambiare il destino

Furio Zara attacca partendo dall’ultima volta che il Bologna è sceso in campo, una scintillante vittoria contro il Chievo che ha ridato il sorriso a tecnico, società e tifoseria ma che ha visto Mattia Destro lasciare il campo adombrato, ingrigito da una giornata dove ancora una volta è mancato il gol. Ha segnato appena sei reti, Destro, in questa stagione, pur ricevendo dalla società e dall’allenatore tutta la fiducia di questo mondo: una situazione frustrante che rende ogni volta più difficili le “ripartenze” in cui tutti sperano, lui per primo. Il dieci rossoblu continua a restare al palo, e l’atteggiamento non aiuta: dopo essersi chiarito con compagni e mister, ecco che Mattia proverà per l’ennesima volta a ripartire contro la Fiorentina, inseguendo una rinascita mai arrivata sotto le Due Torri. Qualche speranza c’era stata la scorsa stagione, la prima in rossoblu, con tre mesi e mezzo in cui arrivarono tutti gli 8 gol stagionali conditi da numerosi stop per infortunio, ma se è vero che in questo campionato 2016/2017 Mattia è stato protagonista in 30 dei 34 punti collezionati dalla squadra, se è vero che i suoi 6 gol sono stati tutti pesanti e hanno fruttato la bellezza di 14 punti, è altrettanto vero che come sottolinea Zara è sempre mancata la scintilla, la “prestazione monstre”, la gara convincente. Un giocatore funzionale, dunque, che il suo apporto in qualche modo lo fornisce, ma non il bomber che tutti si aspettavano o in cui, perlomeno, tutti speravano. “È affondato quando la nave-Bologna affondava – dice il giornalista – ma è scivolato via pure in giornate positive come l’ultima con il Chievo.” Da una rapida analisi tattica appare che Destro si trova bene con il 4-3-3, modulo che però Donadoni sta in parte accantonando e che non aiuterà dunque il centravanti a ritrovare il feeling con il gol: eppure è necessario che Mattia si sblocchi, perché dopo aver cambiato tanto per aiutarlo – ricevendo risposte spesso non positive – adesso sta a lui cambiare per aiutare la squadra. Con i gol, che da qui a fine stagione potrebbero cambiare tante cose nel rapporto con la società e nel suo stesso futuro in rossoblu.

Contro la Viola si riparte dai tre dietro

Matteo Fogacci invece affronta il discorso legato al canovaccio tattico che Donadoni utilizzerà nella prossima sfida contro la Fiorentina, dove il Bologna ripartirà dalla difesa a tre vista contro il Chievo. Un’idea e niente più, intravista in allenamenti dove ancora mancavano i Nazionali che torneranno oggi a disposizione e dove pure era assente Dzemaili, oltre all’infortunato Rizzo: Gastaldello, Maietta e la rivelazione Helander dovrebbero comunque ritrovarsi tutti e tre nella linea difensiva, mentre andranno verificate le condizioni di Masina, che potrebbe non avere tutti i 90 minuti nelle gambe. Da qui a fine stagione potrebbe esserci spazio per i giovani attaccanti Tabacchi e Okonkwo e per il centrocampista colombiano Valencia, che dopo il Viareggio sembra sempre più inserirsi nel gruppo mostrando qualità non comuni che valgono l’attenzione di Donadoni. 

foto: ilrestodelcarlino.it

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