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Stadio – Dominguez, cosa manca per essere un titolare inamovibile?

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L’Argentina ha vinto la tanto sognata Copa America contro il Brasile, e Nico Dominguez faceva da spettatore in tribuna al Maracanà.
Anche lui, quindi, può dire di averla vinta, nonostante lo scarso minutaggio, ma d’altronde è una cosa normale considerando il calibro del resto dei giocatori dell’Albiceleste.
Dominguez si è fatto scattare una foto mentre dava un bacio alla coppa, segno di quanto anche lui ci tenesse.

L’argentino sta riuscendo, giorno dopo giorno, a conquistarsi la sua nazionale, e adesso deve farlo anche con il Bologna.
Il rebus è il seguente: Dominguez, al netto delle sue indiscusse qualità tecniche, può essere un titolare nella squadra di Mihajlovic? Ci sono opinioni discordanti su ciò. La parola spetterà ovviamente a Sinisa, ma intanto alcuni tifosi hanno espresso il loro parere.

Di seguito alcuni dei commenti arrivati dai tifosi sulla pagina di 1000 Cuori Rossoblu, riportati da Stefano Brunetti nell’edizione odierna di Più Stadio.
”Ha corsa e interdizione ed è educato con i piedi, ha saputo inserirsi subito, penso che dovrebbe ispirarsi al gioco di Pirlo”. Questa la risposta di Mauro Trigari. 
Un pensiero che in tanti hanno è che il ragazzo riuscirà a tirare fuori le sue qualità, bisogna solo dargli il tempo di crescere.
”Qualora Medel dovesse andarsene, e nel caso in cui Poli dovesse uscire un po’ dalle rotazioni di Mihajlovic, Dominguez avrà spazio per dimostrare il suo valore, le qualità le ha, deve solo metterle in campo”. Questo il pensiero di Simone Zanetti.
Ancora, Andrea Baggio si è espresso così:”Lui si esprime al meglio in un centrocampo a tre con Schouten che fa da vertice basso e Svanberg mezzala, ma credo che il modulo rimarrà pressoché quello dello scorso anno, in un centrocampo a due Dominguez fatica di più”.
Mauro Garagnani, invece, la vede nel modo opposto:”Secondo me Dominguez può benissimo stare anche in un centrocampo a due, ma lo vedrei bene anche al posto di Soriano, anche se sono due giocatori diversi”. Un’idea tattica che non era ancora venuta fuori, ma chissà che non potremo vedere Dominguez sulla trequarti.
E infatti, Mattia Tugnoli dice: ”Secondo me deve stare più vicino alla porta, dovrebbe sfruttare al meglio la qualità che ha nei piedi.”

Non sono mancati gli elogi per le sue qualità: ”L’argentino ha molto talento, ed è molto giovane. Ha tutte le carte in regola per diventare un grande giocatore, e vincere trofei internazionali lo potrà solo aiutare. Spero davvero di vederlo al massimo anche con il Bologna, e spero anche che possa ritagliarsi più spazio nello schema di Mihajlovic. Sono molto contento per lui”. Così si è espresso Andrea Pisani.
Dominguez, nella scorsa stagione, è riuscito a giocare di più rispetto a quella precedente, ma non è ancora un titolare fisso.
”Dovrebbe avere più continuità per essere davvero un top. Credo che in quanto a tecnica e visione di gioco sia superiore a Schouten, inoltre ha una grande grinta nell’andare nei contrasti”. Questo il commento di Stefano Golfieri.
Insomma, le qualità dell’argentino non sono in discussione, adesso le deve tirare fuori però.

Il futuro di Dominguez si prospetta ottimo, ma prima deve riuscire a fare un po’ di esperienza, a cominciare dal guadagnarsi il posto da titolare nel Bologna.
In questo senso si è espresso Riccardo Busacchi: ”Deve battagliare tanto con Schouten e Svanberg, la sana competizione fa bene ad uno come lui”.
Quindi no alle gerarchie fisse, ma sì alla sana concorrenza.
C’è anche chi si aspetta dall’argentino un’esplosione dal punto di vista caratteriale, come ad esempio Lorenzo Masetti: ”Sono sincero, nell’ultimo campionato non mi ha convinto molto. La qualità non gli manca, ha tutto per sorprenderci, magari in un ruolo diverso, si potrebbe pensare ad una disposizione fatta apposta per lui”.

La società crede molto in Nicolas, ultimo di una grande serie di argentini, che annovera tra le fila Ricardo Cruz.

”Ha dimostrato di avere grandi giocate, ma gli manca continuità. Sono colpe da dividere tra lui e Mihajlovic, il quale ha pensato che altri fossero più pronti di lui. Dominguez deve essere più determinato e decisivo. Ricordo il suo passaggio per Palacio a Torino nella sua prima partita. E’ questo che deve fare, magari prendendo esempio proprio da Palacio”. Sicuramente, l’aiuto del Trenza all’inizio è stato fondamentale.

Si conclude con il pensiero di Giovanni Poggi: ”Gli serve tempo, diamogli anche il prossimo anno. Purtroppo è arrivato poco prima dell’inizio del Covid, non ha vissuto una situazione normale. Adesso potrà farsi il ritiro con tutti gli altri altri, sono certo che ne vedremo delle belle”.

Il Bologna e la città aspettano l’argentino con grandi speranze.

(Fonte: Corriere dello Sport – Più Stadio, Stefano Brunetti)

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