Bologna FC
STADIO: Donadoni contro la sua bestia nera – 17 nov
31 ottobre 2012: il Parma allenato da Roberto Donadoni supera la Roma, che in quell’occasione in panchina ha Zdenek Zeman. Si gioca al Tardini, i ducali vincono 3 a 2. È l’unica volta, su tredici, che l’attuale tecnico del Bologna supera i giallorossi da quando siede in panchina. Corsi e ricorsi storici che ci racconta sulle pagine di “STADIO” il sempre puntuale Furio Zara, che introduce così i tifosi felsinei alla settimana che porterà a una sfida, quella contro la Roma appunto, che vede il Bologna arrivare con il vento in poppa: due partite e due vittorie, cinque reti fatte, nessuna incassata da Mirante, che prima di queste ultime gare raramente non aveva raccolto il pallone in fondo al sacco. A proposito di Mirante, c’era lui tra i pali quel giorno di fine ottobre 2012. Per il resto lo “score” di Donadoni contro Totti e compagni parla chiaro: appena due pareggi e ben dieci sconfitte, tra cui diverse scoppole, un 4 a 2, ben quattro 3 a 0. Insomma, si parla di squadra storicamente di spessore, ed ecco quindi che Donadoni studia le mosse per sfatare il tabù, la sua “bestia nera”: si potrebbe valutare, con il recupero di Oikonomou, il passaggio al 3-5-2, ma è un’ipotesi di cui il primo a essere poco convinto sembra proprio il tecnico. Avanti con il 4-2-3-1, pur se probabilmente mancherà Mattia Destro, che ha un fastidio alla caviglia che con ogni probabilità lo terrà fermo ai box. E allora chi davanti, per tentare di ripetere i blitz contro Atalanta e Verona? Dovesse davvero non farcela Destro – Donadoni ci spera fino all’ultimo – ecco due ipotesi: l’utilizzo di Mancosu oppure lo spostamento di Mounier al centro dell’attacco, mossa quest’ultima che non darebbe punti di riferimento agli avversari ma forse neanche ai compagni d’attacco. Vedremo, ma una cosa è chiara: Donadoni ha la chiara intenzione di cambiare la storia.
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