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Stadio – Ferguson: «Ormai ho la fascia da tempo e mi diverto, mi piace la responsabilità»
Ormai tutti i commenti sul suo futuro non lo preoccupano più, anzi Lewis Ferguson certe voci non le ascolta nemmeno, come racconta nell’intervista rilasciata a Sky Sport: «Quando ero in Scozia mi sono abituato a veder associato il mio nome alle varie società. In ogni finestra di mercato in cui giocavo per l’Aberdeen ero sempre collegato ad altre squadre, quindi per me questo è diventato normale». Lewis lascia i ragionamenti di mercato a quest’estate, anche perché ora c’è molto altro a cui pensare: «Penso solo a cosa sta succedendo adesso e a quale partita avremo la prossima giornata. Questa è la verità, io sono concentrato su quello che devo fare giorno per giorno e partita per partita. Non metto la mia energia o la mia attenzione altrove». Guai a dubitare del centrocampista rossoblù, uno che ha preso a cuore la causa del Bologna e che la sta portando avanti, assieme ai compagni, da vero leader. Chi lo vede tutti i giorni a Casteldebole parla di Ferguson come di un 24enne atipico, maturo, ossessionato dal suo lavoro e dai suoi obbiettivi, uno di quelli che dopo gli allenamenti si immerge nelle vasche con il ghiaccio per recuperare più velocemente. Insomma, se a questo atteggiamento da vero professionista si aggiungono anche le ottime cose fatte in campo, allora si capisce anche perché Motta dopo aver affidato la fascia a turno a diversi membri dello spogliatoio, alla fine abbia scelto proprio lo scozzese come capitano definitivo. Proprio Thiago che per un po’ aveva pure provato a nascondere le ottime qualità del suo calciatore cercando di non parlarne, per poi capire che erano troppo evidenti per essere tralasciate.
Responsabilità
Lewis ricorda con piacere il giorno in cui il mister lo ha eletto capitano: «Non me lo sarei mai aspettato. È successo nel giorno della partita contro l’Empoli, l’allenatore stava parlando alla squadra prima del riscaldamento e a un certo punto ha detto: “Lewis oggi sarà capitano”. È stato un momento speciale guidare la squadra ed essere il capitano. Ormai ho la fascia da tempo e mi diverto, mi piace la responsabilità e mi piace essere un leader». Le sue prestazioni parlano per lui, ed è anche grazie a quelle che adesso manca veramente poco per raggiungere un risultato straordinario: l’Europa che conta.
La Nazionale
Infine, Ferguson racconta anche tutto l’entusiasmo che prova per poter partecipare ad Euro 2024 con la sua Scozia quest’estate: «Non vediamo l’ora che arrivi l’estate. Per tutti sarà un’occasione speciale, ma non vogliamo semplicemente presentarci all’Europeo, noi vogliamo andare a fare qualcosa di speciale. Tutta la Scozia è emozionata per il torneo perché ora che ci siamo comportati così bene forse si è creata un po’ di aspettativa: possiamo andare a fare qualcosa. Noi dobbiamo solo restare concentrati e vedere cosa succederà, ma di certo la cerimonia di apertura e la prima partita saranno qualcosa di speciale da vivere».
Fonte: Dario Cervellati, Il Corriere dello Sport – STADIO
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