Bologna FC
STADIO: Il Bologna cerca le chiavi di casa – 15 mar
La vittoria corsara ottenuta al MAPEI Stadium contro il Sassuolo, firmata da Mattia Destro, ha riportato un po’ di sereno e morale in casa del Bologna, che se non altro ha dimostrato di avere carattere e di voler dare un senso al suo finale di campionato. Certo una rondine non fa primavera, ed ecco perché se è stata vera riscossa lo vedremo prossimamente, quando i ragazzi di Donadoni tenteranno di infrangere contro il Chievo quello che sta diventando un vero e proprio tabù. Di questo e di molto altro (Destro ritrovato, Verdi in azzurro, il caso Britos) si occupa l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport – STADIO”.
Ritrovare la vittoria in casa
È come di consueto Furio Zara ad aprire con un pezzo che analizza il rendimento interno del Bologna in questa stagione e trae conclusioni tutt’altro che positive. Il Dall’Ara non è certo un fortino, dato che tra le mura amiche i rossoblu hanno collezionato cinque vittorie, due pareggi e ben sette sconfitte. Di queste le ultime quattro sono consecutive, e sono iniziate con l’1-7 da brividi incassato contro il Napoli: a questa disfatta sono seguiti due 0-1 contro le milanesi e un netto 0-2 contro la Lazio di uno scatenato Immobile. Quattro gare, undici gol subiti, uno appena segnato: è chiaro che la tendenza vada invertita, ed è per questo che Donadoni chiederà ai suoi una prova convincente nel prossimo turno di campionato contro il Chievo: per riconquistare una curva che ancora non è poi così convinta, per dare un senso al campionato e soprattutto per sentirsi nuovamente padroni in casa propria.
Il Bologna si ritrova 3 milioni in più a causa dell’affare-Britos
Giorgio Burreddu informa i lettori di un’importante notizia che riguarda il Bologna e la conclusione, pare, dell’infinita telenovela riguardante il difensore uruguaiano Miguel Britos, che nell’estate del 2011 lasciò il Bologna per passare al Napoli. Pagato dai partenopei 9 milioni, i suoi procuratori ne chiesero oltre la metà, 5, alla dirigenza allora a capo del Bologna, che ovviamente rifiutò. Il caso si è trascinato a lungo e ieri è arrivata la sentenza che pare definitiva: il club rossoblu dovrà corrispondere ai procuratori Paco Casal e Gonzalo Pineiro la somma di 2 milioni di euro, non un centesimo di più: è infatti impensabile che senza assumersi particolari rischi o spese preventive un agente possa ottenere più del 50% della cifra di trasferimento, una sentenza che farà giurisprudenza e che è stata emessa dal Tribunale Arbitrale dello Sport, il massimo organismo di giustizia sportiva al mondo. Il Bologna “guadagna” così tre milioni, cifra che con ogni probabilità verrà investita in estate per rinforzare la rosa.
Verdi ritrova l’azzurro…
Altra notizia del giorno, ed è sempre Furio Zara a raccontarcela: Simone Verdi ritrova l’azzurro a distanza di circa un mese dalla convocazione-premio di metà febbraio, quando fu chiamato per uno stage formativo insieme al compagno d’attacco Federico Di Francesco. Stavolta però è diverso, il CT Ventura lo ha chiamato in vista della sfida che venerdì prossimo, il 24 marzo, l’Italia giocherà contro l’Albania di De Blasi. Una sfida delicata in chiave qualificazione ai Mondiali, una partita importante insomma e il segno che il CT crede in lui. Lo aveva detto anche a inizio campionato, quando Simone era partito benissimo ed era già entrato nei pensieri del CT prima che un infortunio interrompesse tutto per mesi. Adesso che Verdi è tornato, e sta pian piano ritrovando se stesso, il discorso tra lui e l’azzurro può essere ripreso, ultima tappa della maturazione di un ragazzo che a 24 anni, dopo gli esordi al Milan e numerose battute a vuoto, ha capito che non c’è più tempo da perdere ed è finalmente sbocciato a Bologna: pagato 1,5 milioni (più il 20% di una prossima eventuale cessione) Simone Verdi è senza dubbio il colpo di mercato più riuscito del DS Bigon fino ad oggi.
…e Destro ritrova il gol
Destro ha ritrovato gol e sorriso contro il Sassuolo, un sorriso contagioso che ieri si poteva percepire grazie anche al buonumore dei due compagni del bomber nel tridente: Simone Verdi convocato in Nazionale, Di Francesco eletto migliore in campo contro i neroverdi e convinto di poter sbocciare definitivamente. Contro il Chievo, ci racconta Matteo Fogacci, il tridente d’attacco sarà interamente riconfermato, ma mentre a centrocampo il solo sicuro del posto è Dzemaili, la difesa è completamente da inventare sugli esterni: infortunato Mbaye, squalificati Masina e Torosidis, di ruolo è rimasto a disposizione soltanto Emil Krafth, che agirà a destra. E sulla fascia opposta? Si potrebbe tornare a tre dietro, abbassando Krejci a esterno basso di centrocampo – ma in questo caso addio tridente d’attacco – oppure confermare la difesa a quattro e abbassare il ceco a terzino, mossa della disperazione e tutta da testare. Insomma, contro il Chievo non sarà semplicissima: a Donadoni il compito di trovare le soluzioni. Del resto, diciamolo, è il motivo per cui siede su quella panchina.
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