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STADIO: Il Bologna guarda al futuro – 27 apr

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Come di consueto, nella sua edizione odierna “STADIO” dedica due pagine al Bologna indicando già dalla copertina quale sarà l’argomento che verrà trattato. Raggiunta la salvezza con la vittoria sul Genoa, infatti, è tempo per Donadoni di guardare al futuro, cominciando a tracciare la squadra del futuro. 

Un altro Destro

La scorsa estate Corvino, in accordo con la società, aveva puntato forte su Mattia Destro e sui suoi gol. Non solo economicamente (oltre 10 milioni il costo del cartellino) ma anche tecnicamente, al punto da non acquistare nessuno che potesse metterlo sotto pressione nel ruolo di centravanti titolare. Mancosu era soltanto un’alternativa, Acquafresca neanche un ipotesi. È stato un azzardo non riuscito: Destro era reduce dalla peggior stagione della sua giovane carriera, divisa tra Roma e Milan, e a Bologna era arrivato in cerca di rilancio e persino della Nazionale in vista degli Europei. Non è andata malissimo, ma neanche come sperato: Mattia ha segnato, ma soltanto i suoi gol non sarebbero bastati. Ci ha pensato Giaccherini, altrimenti sarebbero stati guai, e a gennaio è arrivato Floccari che però è stato preso sempre nell’ottica di non mettere pressioni a Destro. Che però quando si è fatto male, sparendo di scena, ha lasciato il Bologna spuntato. Errore da non ripetere, ed ecco perché il club in futuro punterà ancora su Destro, ma come dice Zara, “non solo su Destro”. 

Spunta Ausilio

Nella ridda di nomi che si fanno per individuare chi potrebbe sostituire il partente Corvino come responsabile di mercato spunta un nome relativamente nuovo, e cioè quello di Piero Ausilio. Attualmente all’Inter, riscuote la fiducia di Tohir ma l’ingresso dei cinesi in società potrebbe cambiare radicalmente gli scenari e portarlo lontano dai nerazzurri. Il Bologna aspetta e intanto vede allontanarsi gli altri obbiettivi: difficilmente arriverà uno tra Pradè, Sabatini e Sogliano. Era spuntato il nome di Bigon, ma il presidente del Verona si è affrettato a dire che resterà dov’è. A questo punto si attendono evoluzioni, mentre per adesso la situazione resta in mano a Marco Di Vaio.

Rossoblù tricolori

Il Bologna esalta il made in Italy. In un ultimo turno di campionato che ha visto 22 stranieri su 22 giocatori in campo in Udinese-Inter il Bologna rappresenta un’eccezione virtuosa, che piace. Complici le assenze di Mbaye e Diawara, due che ormai sono titolari, Donadoni è stato capace di mandare in campo contro il Genoa una squadra composta per 10/11 da italiani, con la sola eccezione di Taider. Furio Zara lo sottolinea e ne approfitta per parlare dell’esterofilia a tutti i costi del nostro campionato, che ha danneggiato la Nazionale e che con la riapertura delle frontiere ha portato prima diversi campioni e poi, con l’andare degli anni e la sentenza-Bosman, l’arrivo di numerosi giocatori che tutto fanno tranne che la differenza. Il Bologna sorride grazie anche a Masina e Ferrari, prodotti del vivaio e già protagonisti nella Under-21, due storie importanti che la società sicuramente cercherà di ripetere nel prossimo futuro. 

Tacopina superstar. E ora pensa al Palermo…

“STADIO” celebra anche in un trafiletto l’ultima avventura di un personaggio che ha significato molto per Bologna, pur se per breve tempo. Dopo aver festeggiato la promozione rossoblù in A la scorsa estate, Joe Tacopina ha ripetuto l’evento a Venezia, con i lagunari che sono tornati in Lega Pro dalla Serie D e sempre con l’avvocato americano al timone. E adesso? Adesso tocca al Palermo. Proprio così, uno scenario plausibile per il futuro vede Tacopina impegnato di fianco a Zamparini e capace di portare investitori americani in Sicilia. Si tratterebbe di una mossa clamorosa che riporterebbe il newyorchese sulle prime pagine dei giornali, e conoscendo il personaggio è tutt’altro che improbabile che questo non accadrà. 

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