Bologna FC
STADIO: Il Bologna torna da San Siro con punti, morale e un Destro ritrovato – 26 set
Ricco numero di “STADIO” in edicola oggi, soprattutto per quel che riguarda le pagine dedicate al Bologna reduce dalla buonissima trasferta a San Siro. La squadra di Donadoni lascia Milano dopo la sfida con l’Inter con punti, morale, convinzione nei propri mezzi e un Destro ritrovato, mentre De Boer deve riflettere sulla prova dei nerazzurri, che adesso si trovano a -4 dalla Juventus capolista e a -3 dal Napoli.
Un Destro all’Inter
La cronaca della gara è come sempre a cura di Furio Zara, che racconta di un Bologna tosto e deciso e soprattutto di un’Inter che stenta a essere l’Inter vista nelle ultime giornate. Colpa di alcune assenze importanti, quella di Murillo in difesa e soprattutto quella di João Mário in cabina di regia: il portoghese viene sostituito da Kondogbia, che un anno fa era costato 37 milioni e che non è mai riuscito a imporsi. Difficilmente accadrà in questo 2016/2017: l’ex-Monaco perde malamente palla a centrocampo sul forcing di Džemaili, che lancia Verdi, che serve Destro. Il tiro del bomber rossoblu non è irresistibile, lo è meno Handanovič, e al 14° il Bologna è in vantaggio. La squadra c’è, è tosta, sul pezzo, merita: De Boer boccia immediatamente Kondogbia, togliendolo quando ancora non è passata mezz’ora e mettendo al suo posto il baby-Gnoukouri, una bocciatura bella pesante che sarà confermata dalle parole a fine gara. L’Inter nel finale del primo tempo trova il pari grazie a una combinazione tra i suoi esterni, forse i migliori di questa Serie A: Candreva serve Perišić, che di sinistro incrocia sul palo lontano e segna l’1-1. Nel secondo tempo l’Inter cerca la vittoria, De Boer butta dentro prima il talento acerbo di Gabigol e poi Eder, ci prova, ma il Bologna resiste e porta a casa un punto importantissimo. Ed è giusto così. Vi rimandiamo alla nostra cronaca estesa del match, a firma di Davide Mariani, a questo indirizzo.
Le pagelle di “STADIO”
Ancora Furio Zara, come da tradizione, a fine gara esprime le pagelle del match (le nostre le trovate a questo indirizzo) individuando subito il migliore e il peggiore del pomeriggio nerazzurro: il peggiore è Kondogbia (4,5) bocciato dopo meno di mezz’ora e che raggiunge gli spogliatoi senza salutare il tecnico, il migliore è chi lo sostituisce, Gnoukouri (7) che giocando semplice cambia il volto dell’Inter. 7 anche a Perišić, gol da fuoriclasse e partita da top-player, mentre deludono anche Icardi (5,5, poco lucido) e Banega (5, gira a vuoto). 6 a De Boer, a cui la qualità non manca ma deve ancora prendere le misure al nostro campionato. Nel Bologna si erge invece Maietta (7) che Zara descrive come un gladiatore imprescindibile, mentre viaggiano su ottimi voti anche Taider, Da Costa, Verdi, Destro (“un pallone, un gol”), Džemaili, Pulgar, Gastaldello e Oikonomou (6,5), lasciando una stiracchiata sufficienza a Torosidis e Nagy. I peggiori sono Krafth e Krejčí (5,5) quest’ultimo meno propositivo del solito. 6,5 a mister Donadoni, che presenta una squadra organizzata e con una media-punti da Europa League.
Le parole del dopo-gara
Dopo il match tiene banco la questione legata a Kondogbia, che non ha preso per niente bene la sostituzione dopo mezz’ora di gioco. De Boer non le manda a dire, come riporta Andrea Ramazzotti: aveva chiesto al giocatore di giocare semplice spalle alla porta, forse sul pressing di Džemaili c’era fallo ma non ha importanza, il centrocampista non ha fatto quello che gli era stato raccomandato e questo per il tecnico olandese è importante, più di recuperare un patrimonio del club che però è stato escluso anche dalla lista per l’Europa League e non attraversa un bel momento. Così come Brozovic, per la terza volta di fila fuori: De Boer ci parlerà oggi.
In casa Bologna il clima è naturalmente più disteso: Joey Saputo ha festeggiato il compleanno con una buona prestazione e un bel punto, e Fenucci in un articolo a firma Pietro Guadagno racconta che il patron rossoblu si è divertito, assistendo a una bella partita. L’AD aggiunge che il cammino fatto fin qui è confortante, il resto ve lo raccontiamo noi qui con Andrea Bonomo. Mister Donadoni ribadisce che più del risultato è stata importante la prestazione e la maturata consapevolezza di potersela giocare con tutti (qui l’intervista completa) mentre a ruota arrivano anche le parole di alcuni protagonisti come Saphir Taider e Erick Pulgar. Il morale c’è, la fiducia nei propri mezzi idem: il Bologna può guardare al futuro con ottimismo.
foto: www.inter.it
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